Volley, parola a Zaytsev: “Una stagione di rilancio. Sono pronto per risentirmi vivo”

intervista a zaytsev, opposto della lube

Sulle colonne de Il Corriere dello Sport è intervenuto Ivan Zaytsev, opposto della Lube Civitanova fuori dall’inizio della stagione per un infortunio al ginocchio. il gigante italo-russo si sta allenando duramente per tornare protagonista sul campo sia con la maglia del club marchigiano che con quella della nazionale italiana. Lo Zar ha grande voglia di sollevare nuovi trofei, sia in Italia che in Europa e di poterlo fare offrendo il proprio contributo. Nel giorno della gara inaugurale di Champions League della sua Lube, ha parlato così:

Con la Champions ci ho sempre litigato un sacco, ho sempre visto vincere. Quest’anno spero di dare una mano alla squadra per provare ad arrivate in fondo. È tosta, se il Covid ci lascia in pace, sarà una competizione ai massimi livelli”. Poi ha espresso un giudizio sul suo sostituto, ovvero il giovane Garcia, che ben st sta comportando: “Sta andando alla grande. lo non sono assillante in alcun modo. E’ giovane, alla prima esperienza nel campionato più forte del mondo. Bisogna lasciar vivere l’esperienza al ragazzo. Ma a lui, come a tutti i compagni, l’ho sempre detto: se avete bisogno di un consiglio o qualsiasi cosa, io ci sono”.

Zaytsev scalpita e a breve dovrebbe rientrare: “È una stagione di voglia e di rilancio dopo l’esperienza in Siberia. Una stagione di emozioni, per risentirmi vivo, per emozionarmi in campo e anche con il pubblico. Per un atleta è quella la figata. Tre cose: ottenere risultati, stare bene e far emozionare le persone. Noi siamo un po’ come attori a teatro. Per ora l’attore è zoppo e non può performare. L’obiettivo è tornare ai livelli di cinque anni fa. Voglio stare bene, giocare bene per il club e poi vedere se la Nazionale avrà ancora una porta aperta. Il mio amore per la maglia azzurra è infinito, non finisce e non finirà mai. Se sto bene, e De Giorgi vuole, vado a giocare in azzurro pure sull’Everest”. A 33 anni, il campione di Spoleto freme dalla voglia di ricominciare.