Colpi altisonanti? No. Nomi che scatenano le fantasie dei tifosi? Nemmeno. Il calciomercato del Milan non è stato nulla di tutto questo, ma la linea intrapresa dalla società è chiara e dopo parecchi anni si intravede una progettualità seria e mirata, legata alla scoperta e al conseguente consolidamento di giovani talenti all’interno della prima squadra.
A partire dai baby cresciuti nel vivaio e inseriti gradualmente in rosa, i nuovi innesti indossano lo stesso abito. Tra tutti, l’arrivo di Tonali porta una ventata di novità di sicura affidabilità, dopo aver battuto la concorrenza di molte altre big del nostro campionato. In avanti è cambiato poco, ma Brahim Diaz proviene da una grande scuola e già nelle prime uscite ha dimostrato di essere un giocatore più che valido.
Gli addii di Reina e Begovic, poi, presupponevano l’acquisto di un vice-Donnarumma e la scelta è ricaduta su Tatarusanu, estremo difensore romeno con un passato alla Fiorentina. In seguito, Maldini è rimasto stregato dalle qualità di Hauge, esterno che nel terzo turno preliminare di EL ha fatto tremare le sorti dei rossoneri, e l’ha subito prelevato. Serviva, infine, un centrale difensivo in grado di tappare il temporaneo buco lasciato dall’infortunio di capitan Romagnoli e Dalot è stato il prescelto.
Se a tutte queste belle speranze si aggiunge il temperamento di Ibrahimovic (la cui conferma è stato il primo grande colpo della finestra estiva di mercato) e il ritrovato feeling con la porta e con i passaggi vincenti di Calhanoglu, la miscela diventa ancora più amalgamata e il lavoro certosino di Pioli darà i suoi frutti.