Dopo lo stacco per permettere alle Nazionali di adempiere ai propri impegni, si riaccendono i riflettori sulla Serie A che si accinge a regalare un altro weekend di grande spettacolo. Nella serata di domani gli occhi saranno puntati sul big match dell’ottavo turno, ovvero Juventus – Roma. Questa sfida ricca di fascino si porta dietro una profonda rivalità tra i due club e lo scontro diretto di domani avrà un valore importante, nonostante la stagione sia ancora nella sua fase embrionale.
Le due squadre, al momento, infatti, sono separate da quattro lunghezze in classifica, un distacco che i bianconeri hanno ridotto recentemente dopo un avvio a singhiozzo. Oltre ai calciatori che scenderanno sul terreno di gioco, sarà un duello anche in panchina tra due forti personalità del calcio moderno, come Mourinho e Allegri. Due allenatore, per certi versi, simili, in quanto entrambi fanno del pragmatismo una loro prerogativa, che spesso ha permesso loro di ottenere significativi successi.
Le parole di Allegri alla vigilia della sfida:
“Juventus-Roma è sempre una grande partita dove spesso ci sono state polemiche. C’è Mourinho che ha dato carattere, sono davanti a noi e dobbiamo fare punti come nelle prossime sette gare per non allontanarci troppo dalle prime posizioni di classifica. Loro sono fisici, tecnici e pericolosi sulle palle inattive. Bisogna prepararsi per bene e riaccendere subito l’interruttore dopo la sosta. Le condizioni di Morata e Dybala? Alvaro oggi si allenerà con la squadra, però dipende dai rischi che si possono correre se è a disposizione perché poi si va a vanificare il lavoro fatto dai medici. Dybala assolutamente no, è molto più indietro di Morata. Nel giro di una settimana, massimo dieci giorni credo che potrà essere a disposizione”.
Sul rapporto con il tecnico della Roma ha risposto così: “Mourinho è un allenatore che ha vinto tantissimo e lo rispetto molto, è nel suo personaggio fare ogni tanto come ha fatto con il Manchester qualche anno fa. Peraltro quel gesto delle orecchie con lo fece al termine di una delle partite più bella della Juve, però alla fine non se la ricorda nessuno perché perdemmo. Mi fa piacere che sia tornato in Italia un allenatore di grande valore come lui”.
Le parole di Mourinho alla vigilia della sfida:
“I ‘risultatisti’? Sono quelli che hanno vinto, poi questo nome sembra una cosa negativa. Questo è un concetto sbagliato, io e Allegri abbiamo vinto qualcosa e questo deve essere visto in maniera positiva. Il rapporto con Allegri? Sarò contento di salutarlo prima e dopo la partita. C’è rispetto e stima, ci siamo incontrati spesso nelle riunioni UEFA a Nyon, siamo stati a pranzo e cena insieme. Non è che siamo grandi amici, però mi piace come persona e abbiamo un buon rapporto, sarà un piacere stare con lui”.
La Roma ha ridotto il gap con la Juventus? “Una squadra gioca per vincere la Champions, l’altra la Conference. Una vince nove-dieci campionati in Serie A, l’altra è una squadra che non vince da tanto. La Juventus ha lavorato tanto con Max e io sono arrivato tre mesi fa. Le rose sono diverse: loro hanno 25 giocatori di esperienza, noi ne abbiamo 13-14 più un gruppo di giovani giocatori che vogliono crescere. Quando poi inizia la partita fino all’ultimo secondo tutto questo si deve dimenticare, soprattutto noi dobbiamo dimenticarlo e dobbiamo avere la personalità e il coraggio per fare la nostra partita e cercare di vincerla“.