Arrivano notizie confortanti dalla Danimarca. Infatti, nella mattinata di ieri Christian Eriksen è sceso in campo per un primo e tranquillo allenamento. A distanza di 173 giorni dal tremendo arresto cardiaco che l’ha colpito durante la gara inaugurale di Euro 2020 della sua Danimarca contro la Finlandia, il centrocampista dell’Inter è tornato a calcare il prato di un terreno di gioco. È successo in patria, più precisamente nella città di Odense, dove Eriksen possiede una villa adiacente al centro sportivo della squadra locale OB, che milita nella prima divisione danese di calcio.
Secondo la ricostruzione della stampa del posto, il fantasista classe 1992 si è presentato al centro d’allenamento alle ore 8.00 assieme a un personal trainer, con il quale ha svolto qualche esercizio base. Alcune corsette blande, ma anche esercitazioni con la palla, come i tiri in porta. Michael Hemmingsen, direttore sportivo dell’Odense Boldklub (club nel quale Eriksen ha giocato a livello giovanile tra il 2005 e il 2008), si è detto lieto di ospitarlo in questi giorni: “Siamo davvero felici che Christian si tenga in forma in questi giorni sui nostri campi. Siamo rimasti in contatto con lui e siamo onorati che ci abbia chiesto se poteva rimettersi in forma ad Ådalen”.
Nonostante queste ottime notizie, il futuro dell’interista rimane sospeso. Secondo i regolamenti attualmente vigenti in Italia, Eriksen non potrà giocare nel massimo campionato dello stivale, in quanto gli è stato installato un defibrillatore, che non permette di svolgere una carriera ad alti livelli agonistici nel nostro paese. In altre nazioni, vedi Inghilterra, Olanda e, appunto, Danimarca, le norme sono differenti, quindi potrebbe regolarmente scendere in campo. Questi, però, sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Nel frattempo, l’oneroso stipendio del danese (7,5 milioni di euro netti) è stato coperto dall’assicurazione FIFA per questa stagione. Poi, sarà Chris a decidere se proseguire o smettere, ma con la sacrosanta riservatezza.