Qualificazioni Europei, Malta-Italia: le parole dei protagonisti

qualificazioni europei, malta-italia: le parole dei protagonisti

L’Italia ha riscatto la sconfitta dell’esordio contro l’Inghilterra, trovando i primi punti in questa campagna di qualificazione ai prossimi Europei. A farne le spese è stata la modesta Malta, guidata dall’italiano Michele Marcolini, che è stata battuta per 2 a 0. Al termine del confronto ha parlato il ct azzurro Mancini e il centrocampista Matteo Pessina, oltre all’allenatore avversario.

Le parole di Roberto Mancini

“Sono partite dove hai tutto da perdere e diventano partite brutte”. Così ha esordito il commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini nel post-partita. Poi ha continuato: “Abbiamo fatto cose buone e altre meno. Era importante vincerla, l’abbiamo sbloccata nel primo tempo. Retegui? Intanto ha aperto la partita. E’ stato fondamentale, ma ha bisogno di tempo, deve ancora conoscere bene il calcio europeo. Potevamo fare meglio sugli esterni, ma sono gare in cui hai pochi spazi. Potevamo fare meglio in tutto. Quando vai in vantaggio 2-0 hai la possibilità di giocare con tranquillità, cosa che non è accaduta pienamente”.

Le parole di Matteo Pessina

Ai microfoni è poi intervenuto Matteo Pessina, primo giocatore del Monza a siglare una rete con la maglia azzurra: “Non ci avevo ancora pensato. A parte il gol sono contento della vittoria. Era difficile. Queste partite non sono mai facili, era importante vincerla. Per me essere qua e aiutare la squadra. Coi gol è una soddisfazione più grande. Si potevano fare delle cose meglio ma il tempo per lavorare era poco. Non si riesce a lavorare e ad allenarsi molto. Ripartire con tutti i giocatori che giocano nei club con moduli diversi era difficile. Noi ci proviamo e diamo il massimo. Abbiamo anche corso molto, sbloccato il match”.

Le parole di Michele Marcolini

Il commento del ct della selezione maltese: “Il risultato non mi può far essere contento, però i valori in campo erano completamente diversi e abbiamo fatto la partita che dovevamo. Il rimpianto è aver preso gol al primo corner subito, da lì tutto si è fatto ancora più difficile. I ragazzi hanno provato a essere coraggiosi, il loro comportamento è stato quello giusto, cercando di essere il più propositivi possibili. Quando ci siamo riusciti siamo mancati nell’ultimo passaggio o nell’ultimo tiro. Alla fine l’Italia è l’Italia, per noi era un Everest da scalare. Li abbiamo spaventati, poi però hanno preso il controllo della partita com’è normale che fosse. Sicuramente non c’era la possibilità che prendessero questa partita sotto gamba dopo la sconfitta con l’Inghilterra”.