Nelle ultime ore in casa Tottenham si è verificato un terremoto con le dimissioni di Antonio Conte da primo allenatore della squadra. Uno scossone imprevisto, anche perché avvenuto nel bel mezzo della sosta per le Nazionali. Questo il comunicato ufficiale da parte del Club: “Annunciamo che l’allenatore Antonio Conte ha lasciato il Club di comune accordo. Alla prima stagione con Antonio in panchina abbiamo raggiunto la qualificazione alla Champions League. Ringraziamo Antonio per il suo contributo e gli auguriamo ogni bene per il futuro”.
Un annuncio pulito, senza alcun accenno alle motivazioni, che però ha scaturito le reazioni dell’apparato mediatico britannico. Dopo la decisione sono emersi alcuni retroscena. Per superare il periodo negativo di gennaio pare che il tecnico pugliese avesse adottato metodi poco ortodossi per ricompattare lo spogliatoio, che però non avrebbe preso di buon grado. Tuttavia, gli Spurs avevano invertito la rotta con cinque vittorie in sei partite giocate, prima che a cascata arrivassero le eliminazioni da FA Cup e, soprattutto, dalla Champions League per mano del Milan. Una fiducia che è andata diminuendo settimana dopo settimana, con il presidente Daniel Levy che ha detto: “Mancano dieci partite di Premier League e dobbiamo lottare per un posto in Champions League. Dobbiamo essere tutti uniti. Tutti devono fare un passo avanti per garantire il massimo risultato possibile al nostro club e ai nostri fantastici e fedeli tifosi”.
Adesso la squadra è nelle mani di Cristian Stellini, storica spalla destra di Conte nelle varie esperienze maturate. A lui è stata affidata la guida tecnica di Kane e compagni, con Ryan Mason come assistente.