A poche ore dall’esordio dell’Italia di Mancini nella terza edizione della Nations League, ha parlato Gabriele Gravina, presidente della FIGC. L’argomento più chiacchierato negli ultimi giorni è il possibile ripescaggio della nazionale azzurra al prossimo Mondiale in Qatar, smentito categoricamente dal numero uno della Federazione. “Se parliamo del ripescaggio diventiamo poco credibili – ha sentenziato Gravina – il calcio ha vincitori e sconfitti, l’Italia non si è qualificata e non parteciperà al campionato del mondo. Se poi bisogna modificare le norme ci lavoreremo in seguito, ma non possiamo continuare a dire delle cose che ci mettono nelle condizioni di farci prendere in giro”.
Lapidario il massimo esponente della più alta istituzione calcistica italiana. Poi ha voluto chiarire anche la questione relativa alle dimissioni non rassegnate in seguito al mancato approdo dell’Italia alla rassegna iridata. “Pensate davvero che la soluzione fossero le dimissioni mie e di Mancini? Il mio senso di responsabilità non è legato alla poltrona – ha incalzato – io amo affrontare i problemi, me ne assumo le responsabilità“.
Infine ha lasciato un commento sui risultati negativi degli ultimi tempi: “Abbiamo sempre detto la verità agli italiani, e continueremo a dirla anche se a volte può essere scomoda. La nostra Nazionale soffre, abbiamo perso giocatori importanti, siamo una squadra normale, che ha vinto un Europeo, ma che poi è tornata normale. Mi aspetto una reazione d’orgoglio, bisogna continuare a lavorare e portare avanti il nostro progetto con convinzione”. Parole decise e chiare quelle pronunciate da Gravina. Nei prossimi mesi, però, sono attese azioni concrete per apportare modifiche consistenti al movimento nazionale.