Con una prova maiuscola, il Manchester City ha staccato il biglietto per la finale di Champions League, spedendo fuori il Real Madrid. Ecco le parole dei due allenatori e di Bernardo Silvia, uno dei principali protagonisti in campo.
Le parole di Guardiola
“È giusto dire che sia stata una vittoria enorme – ha commentato il tecnico spagnolo – eravamo a nostro agio nel nostro stadio e penso avessimo sullo stomaco il dolore dello scorso anno. Lo abbiamo tirato fuori. Credo sia stata una delle nostre migliori prestazioni; io lo dico sempre, dobbiamo cercare di essere noi stessi. Oggi avevamo la sensazione di essere pronti. C’era una certa calma a livello mentale, non sentivo la tensione e l’ansia, anche da parte dei ragazzi. Inter? Una finale contro un’italiana non è mai il massimo, dobbiamo prepararci bene mentalmente. Ci sarà tempo per farlo”.
Le parole di Ancelotti
Queste le parole di Ancelotti al termine del match: “Hanno giocato meglio di noi e hanno meritato di andare in finale. Non c’è stato cortocircuito, semplicemente ci hanno pressato alti e hanno continuato a farlo. Magari nel secondo tempo potevamo gestire meglio qualche palla, ma non c’è stato alcun calo psicologico. Ci sta di perdere in semifinale contro una squadra così forte. Futuro? Con Florentino Perez abbiamo parlato. È venuto a salutare la squadra negli spogliatoi. Questa sconfitta ci aiuterà a essere migliori l’anno prossimo. Siamo il Real Madrid e ci riproveremo. Abbiamo disputato finora comunque una grande stagione: non è un dramma, nello sport succede”.
Le parole di Bernardo Silva
A prendersi la scena è stato il portoghese Bernardo Silva, autore di una doppietta che gli è valso il premio di MVP: “Questa che abbiamo appena vissuto è una grande notte per noi. Sapevamo che sarebbe potuta andare bene, ma battere 4-0 il Real Madrid in casa è stato incredibile; è una sensazione unica essere di nuovo in finale. Speriamo di vincerla stavolta. Non avevo ottime sensazioni dopo la gara d’andata, stasera dovevo fare meglio e sono molto soddisfatto. Gol di testa? Hey, sono molto basso, ma sono forte di testa”.