In una recente intervista rilasciata direttamente dal covo di DisneyWorld, a Orlando, dove si disputeranno le gare mancanti della stagione in corso, LeBron James ha parlato di questa anomala ripresa del campionato, del suo lockdown, del premio MVP e non poteva mancare il richiamo alla memoria dell’amico Kobe Bryant.
La stella NBA esordisce proprio ricordando il Mamba: “Non passa un giorno senza che non pensi a lui, senza che i Lakers lo ricordino. Lui, Gigi, Vanessa e le ragazze sono parte di questa famiglia. Indossiamo ancora 24, 8, 2 con orgoglio e ricordando cosa sono stati, non solo per la famiglia Lakers. È un anno in cui niente è normale. Ma dobbiamo adattarci alle sfide della vita. E noi qui nella “bolla” dobbiamo rimanere concentrati. Ogni stagione ha le sue sfide, noi dobbiamo allenarci e pensare alla nostra, per quanto questo 2020 sia diverso”.
Poi prosegue, raccontando la sua clausura: “Sono rimasto a casa 4 mesi con la mia famiglia, non credo mi sia mai capitato di rimanere a casa per così tanto. Ma è stata una benedizione, vedere ogni giorno mia moglie e i miei figli, essere presente. Mi è mancata solo mia mamma, che non voleva saperne di muoversi da Akron. L’ho vista per l’ultima volta subito dopo l’All Star Game, poi di nuovo prima di partire per Disney World. Mi divertivo a giocare con i miei figli, ma mi è mancato l’affrontare qualcuno che provava a fermarmi. E che io dovevo cercare di fermare”.
Infine fa un accenno al premio MVP, vinto l’anno scorso dal greco Antetokounmpo: “Non ci ho pensato, onestamente, ma quei premi sono sempre importanti per riconoscere chi ha fatto una grande stagione. Ho dimostrato quello che so fare, non solo a livello individuale, ma di squadra. C’erano tanti che si chiedevano se potessi fare quello che ho fatto a Est anche a Ovest. L’avere la mia squadra in vetta ad Ovest è stato il modo per dimostrarlo”.