La seconda linea Dean Budd ha deciso di non vestire più la maglia della Nazionale italiana di rugby. Il neozelandese, poi naturalizzato italiano, venne convocato per la prima volta dal ct O’Shea nel giugno 2017, arrivando a collezionare 29 apparizioni con la casacca dell’Italrugby e indossando in più occasioni anche la fascia da capitano. Budd dice addio anche al Benetton Treviso, club che lo ha ospitato per 8 lunghe stagioni.
Queste le sue parole d’addio: “Voglio ringraziare tutto il rugby italiano per questi otto anni vissuti insieme. Quando nel 2012 sono arrivato dal Giappone non avrei mai nemmeno sognato di poter vivere la fantastica avventura che l’Italia, adottandomi sportivamente e umanamente, ha messo sulla mia strada. Sono fiero di aver rappresentato questo Paese a livello internazionale, di aver avuto il privilegio di essere capitano della Nazionale in un incontro della Rugby World Cup, di aver sfiorato con Benetton Rugby una storica qualificazione alle semifinali di Guinness PRO14. Gli ultimi mesi hanno cambiato la vita di tutti noi, è il momento giusto per guardare avanti a ciò che la vita ha in serbo per me e la mia famiglia”.
Non potevano tardare nemmeno i ringraziamenti di Gavazzi, presidente della Federazione: “Dean ha dimostrato grande professionalità e attaccamento alla causa azzurra nei tre anni in cui ha indossato la maglia della Nazionale. A nome di tutto il rugby italiano voglio ringraziarlo per aver messo al servizio del nostro sport e del nostro Paese le proprie doti di leader, di atleta e di uomo e augurargli il meglio per le sfide che lo attendono, dentro e fuori al nostro mondo”.