La diciottesima edizione dei Mondiali di atletica leggera è giunta praticamente alle battute finale, senza aver deluso minimamente le aspettative. Spettacolo ed emozioni non sono mancati in questi dieci giorni a Eugene, ma di certo ci sono state anche delle sorprese. Ad esempio, nella staffetta 4×100 maschile è stato il Canada ad aggiudicarsi la medaglia d’oro, beffando i padroni di casa degli Stati Uniti, che avevano trionfati nei 100, 200 e 400. Il quartetto formato da Brown, Blake, Rodney e De Grasse ha strappato il primo posto con tempo complessivo pari a 37″48. Seconda piazza per la selezione a stelle e strisce, mentre sul gradino più basso del podio c’è salita la Gran Bretagna.
Negli 800 metri, poi, ha festeggiato il Kenya con la vittoria di Emmanuel Korir, che con il tempo di 1’43″71 ha preceduto l’algerino Djamel Sedjati e il canadese Marco Arop. Per lui si tratta anche della miglior prestazione personale dell’intera stagione. Anderson Peters, invece, si ha strappato un magnifico primo posto nel lancio del giavellotto, superando i 90 metri di distanza in tutti e tre i tentativi. Argento e bronzo rispettivamente per Neeraj Chopra e Jakub Vadlejch. In seguito, il titolo dei 5000 metri femminili ha visto salire sul tetto del mondo Gudaf Tsegay, capace di concludere la gara in 14’46”29. Alle sue spalle Beatrice Chebet e Dawit Seyaum.
Stano d’oro nella marcia
C’è spazio anche per i colori azzurri in questo pomeriggio conclusivo della manifestazione. Infatti, nella 35 chilometri di marcia Massimo Stano ha battuto in volata il giapponese Kawano, centrando un oro incredibile e anche il record personale (2h 23′ 14”). Il marciatore pugliese, dunque, corona un altro sogno, dopo l’oro conquistato ai Giochi Olimpici nei 20 km. Nella finale dei 100 ostacoli si è imposto lo statunitense Grant Holloway, che ha preceduto il connazionale Cunningham e lo spagnolo Martinez.