Giunti al giro di boa dell’edizione corrente, in Serie A è arrivato il momento di tirare le somme del girone d’andata. Tra le sorprese più piacevoli di questa prima metà di stagione un menzione particolare la merita la Fiorentina, protagonista fin qui di un cammino convincente e ricco di soddisfazioni. La classifica recita 7° posto a quota 32 punti, frutto di dieci vittorie, due pareggi e sette sconfitte. Numeri da capogiro, che a Firenze non si leggevano da tanto, troppo tempo, se consideriamo che nelle annate scorse si erano registrate solamente delle sofferte salvezze.
L’artefice principale di questa inversione di marcia porta il nome di Vincenzo Italiano, approdato in riva all’Arno quasi per caso. Infatti, l’allenatore designato per sostituire Iachini era Gennaro Gattuso, il quale, dopo poche settimane dall’annuncio ufficiale, ha interrotto il proprio rapporto con il club a causa di alcune divergenze con i vertici societari. La scelta, dunque, è ricaduta sull’ex tecnico dello Spezia, che tra il 2019 e il 2020 ha conquistato due promozioni consecutive (col Trapani dalla Serie C alla B e con lo Spezia dalla B alla A). La mano del mister nato a Karlsruhe ma girgentano doc si è vista fin dalle battute iniziali, ma col passare delle settimane la sua idea di calcio è diventata sempre più inconfondibile e i risultati ne sono la conferma più evidente.
La squadra gigliata, inoltre, ha chiuso l’anno solare con una striscia di cinque risultati utili, di cui tre vittorie consecutive tra il 30 novembre e l’11 dicembre, arrivate contro Sampdoria, Bologna e Salernitana, prima di incappare negli unici due pareggi fin qui raccolti in questi mesi. Il punto di riferimento di questa truppa è senza ombra di dubbio Dusan Vlahovic, capocannoniere indiscusso del torneo con 16 marcature realizzate. Il malcontento legato alla volontà di non rinnovare che aveva attirato le ire dei tifosi intorno alla metà di ottobre sembrava potesse condizionare il rendimento del serbo, il quale, invece, ha continuato a far impazzire qualsiasi portiere avversario, tornando a riappacificarsi con l’ambiente. Oltre all’attaccante classe 2000, sono andati a segno altri dodici giocatori, facendo della Fiorentina un’autentica cooperativa del goal. Da segnalare ci sono le ottime prestazioni di Biraghi, Bonaventura, Maleh, Torreira, Callejon e molti altri, tutti perfettamente inseriti all’interno del progetto viola.