Volley, Superlega: il day after della Lube dopo la conquista del titolo

il day after della lube dopo la vittoria della superlega
Foto: Lube/TwitterOfficial

Sono passate da poco le 22.30 di ieri e in terra marchigiana hanno preso il via i festeggiamenti per il settimo titolo di Campione d’Italia della Lube Civitanova, che nel day after ha potuto realizzare con maggiore lucidità ciò che ha compiuto. Battendo Perugia dopo quattro gare nella finalissima di Superlega, la squadra allenata da Gianlorenzo Blengini ha aggiunto l’ennesimo trionfo a un palmares già ricchissimo. Analizziamo il grande successo dei cucinieri attraverso le dichiarazioni dei loro protagonisti.

Le parole di coach Gianlorenzo Blengini

“È una bella emozione rivincere il campionato – ha raccontato il tecnico Blengini – questo Scudetto secondo me è un capolavoro per via delle difficoltà affrontate dal gruppo durante l’anno. Eravamo sotto 0-2 nella serie in semifinale e non c’erano tante persone che credevano in noi. Abbiamo una società solida che ci appoggia e i ragazzi ci hanno sempre creduto. Ci siamo detti che, quando si è in difficoltà, il cervello tende a vedere le cose che non funzionano. Per questo ci siamo fermati un attimo, abbiamo analizzato che sarebbe stato molto difficile e, forse, folle rimontare la serie, ma potevamo ancora farcela. Ci abbiamo provato, una palla alla volta, e fortunatamente ci siamo riusciti, per questo siamo più che contenti: è un’impresa molto gratificante. Dedico questo titolo ai ragazzi e alla famiglia Giulianelli. La Lube, nel momento buio, ha cercato soluzioni”.

Le parole di Robertlandy Simon

Non abbiamo mai smesso di crederci – ha affermato Simon, premiato come MVP dell’intera serie finale – molti hanno cercato di metterci in difficoltà, noi in un primo momento siamo calati, ma alla fine abbiamo vinto. Con Trento eravamo sotto per 2-0 e alla fine siamo riusciti a portarla a casa pur soffrendo. Siamo andati nello spogliatoio, abbiamo parlato tra di noi, e ci siamo detti che l’unica cosa era giocare a pallavolo come sappiamo fare, abbiamo lavorato duro e siamo riusciti a battere una squadra fortissima come Perugia, ma anche come Trento, che è in finale di Champions e a cui auguro di spuntarla. I tifosi hanno sofferto con noi durante le difficoltà, infortuni compresi, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Non ci resta che goderci questa splendida vittoria. L’MVP è un bel riconoscimento ma resta solo un premio, ciò che contava era vincere ed eccoci qua”.

Le parole di Osmany Juantorena

“Ho sofferto come un pazzo e sento questo Scudetto mio perché sono fan di questa squadra”. Queste le parole dell’opposto italo-cubano, indisponibile per buona parte della stagione. “Non ho potuto dare il mio contributo tecnicamente – ha continuato Osmany – ma ho dato il mio supporto e credo che i ragazzi abbiano apprezzato molto. Faccio i complimenti ai miei compagni per quello che hanno fatto stasera, non era semplice: era la partita più difficile e l’abbiamo vinta. Non c’era un’altra occasione per noi. Quando eravamo sotto 0-2 con Trento, nessuno si aspettava che questa squadra potesse vincere il tricolore. Ce lo siamo detto noi, ci abbiamo creduto e adesso siamo campioni d’Italia. Questo è l’ennesimo scudetto per me, è molto bello: la Lube ne ha sette…ora andremo a caccia dell’ottavo”.

Le parole di Ricardo Lucarelli

“L’emozione di vincere dopo tutto quello che è successo quest’anno è grandissima – ha dichiarato entusiasta il martello brasiliano Lucarelli – Da mesi dicevo che la sofferenza vissuta in alcuni momenti si sarebbe rivelata un’arma vincente e così è stato, ci siamo imposti contro una squadra veramente forte, tutti hanno dato il loro contributo ed è stata proprio questo il nostro asso nella manica. Ho avuto dei momenti difficili anche a causa dei brutti infortuni. Pensavo addirittura di aver finito la stagione e che mi sarei rovinato la carriera, invece dopo una settimana ero già in campo ed oggi eccoci qui a festeggiare lo scudetto. Non potevo chiedere niente di meglio. Questa vittoria è per la mia famiglia che mi supporta sempre, per gli amici che mi vogliono bene e per mio padre che ha voluto fortemente che io venissi qui a Civitanova”.