Volley, lo stop alle palestre mette a rischio la ripresa

Pallavolo volley

C’è fermento nel volley italiano. Sulla ripresa della prossima stagione, soprattutto a livello dilettantistico, permangono ancora molti dubbi. Un’incertezza che ha spinto il presidente nazionale della Fipav, Pietro Bruno Cattaneo, a chiedere al Coni l’apertura di un tavolo di confronto con il governo. Principali interlocutori per avere risposte certe dovrebbero essere i ministri dello Sport e della Saluta Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza.

A preoccupare i pallavolisti, schierati insieme alle federazioni che rappresentato pallacanestro e pallamano, c’è il possibile stop all’uso delle palestre scolastiche fino al prossimo dicembre sancito dalle misure di prevenzione al coronavirus. Un tema trattato in una conferenza stampa tenutasi ieri dai presidenti Pietro Bruno Cattaneo (Fipav), Giovanni Petrucci (Fip) e Pasquale Loria (Figh).

“Avevamo avuto assicurazioni dal ministro Spadafora – ha detto Cattaneo – che si sta impegnando molto per la ripartenza di tanti sport come il nostro beach volley, ma evidentemente deve essere un’impostazione generale, e quindi serve un cambio di mentalità sulla responsabilità dell’attribuzione degli spazi in orari extra didattici. Un altro problema è quello della ripartenza dell’attività, pur adottando tutte le garanzie del caso vogliamo ripartire. Io sono molto contento che il calcio abbia ripreso, però onestamente faccio fatica a pensare che si possa giocare a calcio, ma non si possa giocare a beach volley.   Dovevamo ripartire all’inizio di giugno, poi alla metà di giugno, poi alla fine di giugno, e al momento attuale non abbiamo certezze. Abbiamo bisogno che le istituzioni ci diano indicazioni chiare e tempestive, anche perché la stagione estiva è ormai entrata nel vivo”.