Sarà un volley diverso quello che ripartirà in Italia dopo l’emergenza coronavirus che ha obbligato società e atleti allo stop forzato di competizioni e allenamenti. Una pandemia che si è abbattuta anche sul mondo della pallavolo proprio durante un periodo positivo con le formazioni italiane che stavano iniziando ad essere protagoniste in Europa. Ma adesso occorre ripartire da zero, facendo i conti con una crisi economica che non ha risparmiato questa disciplina sportiva.
Le società navigano a vista con la consapevolezza di dover ridurre gli ingaggi e rinunciare ad importanti investimenti. I club italiane hanno più o meno assorbito il colpo, ma le difficoltà non sono mancate. Si pensi al caso Modena che ha dovuto dire addio a campioni come Anderson, Zaytsev e Bednorz, andando quindi incontro ad un’inevitabile ridimensionamento. Tutto nasce dall’incertezza di poter riaprire le porte ai propri tifosi con lo stop ad abbonamenti e biglietti che non fanno bene alle casse della società emiliana.
Ci sono invece altre squadre di grosso calibro come Trento e Perugia che sembrano navigare in acque più tranquille insieme a Civitanova. Altre hanno deciso di tirare la cinghia come Piacenza, Milano, Monza o Verona pur trovando le risorse economiche necessarie a costruire squadre in grado di ben figurare. Destino amaro invece per Sora che rinuncerà al campionato. Ravenna ha messo in liquidazione la vecchia società, creandone una nuova, Padova ha perso tanti protagonisti dei successi sportivi degli ultimi anni.