La sconfitta contro l’eterno rivale, Carlos Alcaraz, nella finale di Flushing Meadows potrebbe far voltare pagina a Jannik Sinner. Il tennista spagnolo, che si è ripreso la prima posizione nel ranking Atp ha mostrato un tennis più vario e anche una migliore condizione fisica, meritando il successo in quattro set.
L’altoatesino ha fatto capire di voler cambiare qualcosa nel suo modo di giocare.
«Cercherò di uscire dalla mia comfort zone, magari anche perdendo qualche partita, ma cercando di essere più imprevedibile. Cambierò qualcosa al servizio, ma non è che a Pechino diventerò mancino».
E poi ha aggiunto: «Oggi mi sono sentito molto in difficoltà al servizio, ma già durante il torneo è stato così. Ci vuole tempo, uno dei segreti è anche la pazienza. Non è che a Pechino diventerò mancino! (ride, ndr). Ci vorrà tempo, magari saranno piccoli cambiamenti, magari invece cambierò molto. Vedremo».
Una sconfitta, quindi, che potrebbe far rivedere alcune cose e migliorare anche il modo di approcciare il match per l’azzurro che, comunque, ha mostrato grande regolarità, non a caso è arrivato in finale negli ultimi 5 Slam consecutivi, dall’Us Open vinto lo scorso anno a quello perso ieri.
Con il titolo vinto a New York, lo spagnolo si è ripreso la testa alla classifica e ha conquistato il secondo Slam della stagione.
Jannik SInner, dopo 455 giorni, ha lasciato la prima posizione. Il distacco da Alcaraz, adesso, è di 760 punti. Da qui alla fine di questa stagione il tennista iberico dovrà difendere solo 950 punti, a fronte dei 2880 (in mezzo ci sono le vittorie di Shangai e le Atp Finals) di Sinner.
Ma sono tanti gli appuntamenti, fra cui il Masters 1000 di Parigy Bercy, che potrebbero permettere all’altoatesino di riprendersi lo scettro del primato.
History handcrafted in sterling silver for the US Open men's singles champion. pic.twitter.com/PNbMlgSEiE
— US Open Tennis (@usopen) September 8, 2025