Il 2025 sta per lasciare spazio al nuovo anno solare e per le squadre di Serie A è tempo di tracciare un bilancio di questi 365 giorni che stanno per chiudersi. Tra le formazioni più difficili da decifrare in questo anno c’è sicuramente l’Atalanta, che ha attraversato momenti differenti, con la chiusura del memorabile ciclo di Gasperini ed il difficile assestamento successivo.
Si è chiuso un 2025 che ha segnato un autentico punto di rottura nella storia recente del club bergamasco, mettendo fine a un’egemonia durata nove anni sotto la guida di Gianpiero Gasperini, tecnico capace di inanellare i risultati migliori della storia della Dea. L’ennesimo pass per la Champions League, conquistato al termine della stagione 2024/25, ha rappresentato al tempo stesso il congedo dal passato e la soglia d’ingresso verso un nuovo progetto tecnico.
Un progetto che la famiglia Percassi aveva immaginato e cucito addosso a Ivan Juric, individuato come l’uomo giusto per raccogliere un’eredità tanto prestigiosa quanto ingombrante. Le aspettative, però, si sono scontrate rapidamente con la realtà: il tecnico croato ha impiegato pochissimo tempo per entrare in rotta di collisione con l’ambiente, facendo emergere crepe sempre più evidenti.
Emblematica, in questo senso, la gestione del caso relativo al nigeriano Ademola Lookman, divenuto il simbolo di un rapporto difficile. L’attaccante era già considerato lontano da Zingonia sin dall’inizio dell’estate, ma la situazione è degenerata tra incomprensioni, frizioni interne e un clima via via più ostile, alimentato anche dal malcontento della piazza.
Un contesto avvelenato che ha spinto la dirigenza ad accelerare i tempi e a intervenire con decisione, consapevole che prolungare l’impasse avrebbe potuto compromettere in modo irreversibile la corsa all’Europa. Uno dei rarissimi passi falsi commessi dall’Atalanta negli ultimi anni è stato così corretto in tempi rapidi.
La scelta di affidarsi all’ex tecnico di Monza e Fiorentina Raffaele Palladino, almeno per ora, sembra aver restituito equilibrio e prospettiva. Il nuovo allenatore sta dimostrando di possedere le qualità giuste per guidare una Dea determinata a restare stabilmente nel salotto buono del calcio italiano.
La qualificazione alla prossima Champions League resta un obiettivo molto complesso, ma le possibilità di centrare un posto in Europa League appaiono concrete. La sconfitta contro l’Inter può essere archiviata come un fisiologico passo falso, ma è altrettanto chiaro che da gennaio a maggio errori e distrazioni dovranno essere ridotti al minimo.
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— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) December 28, 2025