Una bella dose di ottimismo sul futuro del calcio europeo. E’ quanto arriva dalle parole di Aleksander Ceferin durante un’intervista concessa al “Guardian” e rilanciata anche da Gazzetta.it. Il presidente Uefa si dice sicuro circa l’imminente ripresa dei campionati e sul ritorno dei tifosi allo stadio. Ceferin considera pronta la macchina organizzativa delle singole federazioni a patto che si seguano le raccomandazioni delle autorità per tenere sotto controllo l’emergenza coronavirus.
“Sono sicuro che il buon vecchio calcio con i suoi tifosi tornerà molto presto – ha detto Ceferin – la situazione è seria, ma i contagi sono in calo. Sono ottimista, non mi piace questa visione apocalittica per cui dobbiamo aspettarci una seconda, una terza o una quinta ondata”. Il massimo esponente Uefa si sofferma poi sugli Europei, rinviati al 2021. “Sarei pronto a scommettere un milione di dollari sul fatto che si potranno giocare, non vedo perché non dovrei farlo. Non penso che il virus durerà per sempre, penso che le cose cambieranno prima di quanti molti pensano. Il calcio non è cambiato dopo le guerre mondiali e non cambierà dopo questo virus. Ma ci sono sempre lezioni da imparare”.
Infine una battuta sugli stipendi del calciatori, da molti ritenuti spropositati specialmente in un momento di difficoltà legato al coronavirus. “Gli stipendi dipendono dal mercato, è quello che fa i prezzi. Non credo che i giocatori siano avidi. Il calcio è una grande industria che porta ricavi e paghe le tasse, come fanno i calciatori”.
