Dopo le scalate sulle Alpii, una lunga rincorsa verso la vittoria. La dodicesima tappa ha rappresentato un punto di rottura rispetto ai giorni precedenti. Un percorso per velocisti ed attaccanti di razza con una volata da concludersi nella città di Saint-Etienne. Ad imporsi in maniera netta è stato Pedersen capace di fare il vuoto. Il campione del mondo 2019 non ha lasciato scampo agli avversari mentre fino alla fine ii tifosi italiani hanno sperato per Filippo Ganna che ha chiuso sesto. Maglia gialla confermata sulle spalle di Vingegaard che dovrà difendersi anche sul lungo percorso di domani sino a Mende di quasi 200 chilometri.
Come detto è stata una tappa caratterizzata da una lunga fuga e da una bellissima volata. Il 26enne della Trek Segafredo ha superato gli avversari Wright e Houle sul rettilineo finale. Il terzetto è stato capace di aumentare il passo notevolmente a dodici chilometri dalla conclusione lasciando un ritardo di trenta secondi agli altri componenti della fuga iniziali. Tra questi anche il nostro Filippo Ganna insieme a Kung, Jorgensen. Per quanto riguarda il gruppo, come già avvenuto il giorno precedente, il ritardo è stato notevole di quasi sei minuti. Continua il momento magico dei danesi al giro: terza vittoria di tappa dopo quelle di Nielsen e Vingegaard.
Una breve parentesi la merita Filippo Ganna per come ha condotto la gara. E’ stato il talentuoso azzurro a dare il via alla fuga con ben 162 chilometri ancora da percorrere. Insieme a lui altri cinque ciclisti ma Ganna ha dettato il tempo per gran parte del percorso contribuendo non poco al distacco sul gruppo. Tuttavia, nel finale, è stato sorpreso mentre stava riprendendo fiato e non è riuscito a rispondere all’azione degli avversari. La classifica generale resta immutata: Vingegaard sempre in maglia gialla davanti a Pogacar.