A Wimbledon il tempo sembra fermarsi, ma sul campo centrale il ritmo è tutt’altro che statico. La giornata odierna ha visto sfilare alcuni tra i più grandi protagonisti del tennis maschile contemporaneo, in una cornice sempre più suggestiva man mano che il torneo entra nel vivo.
Carlos Alcaraz, campione in carica, ha aperto il suo secondo turno con una prestazione convincente contro l’inglese Oliver Tarvet, giovane sorpresa del torneo. Nonostante qualche sbavatura iniziale, il murciano ha preso in mano le redini del gioco con la solita autorità, chiudendo in tre set con il punteggio di 6-1, 6-4, 6-4. Tarvet ha avuto il merito di provarci, spinto da un pubblico caloroso, ma l’impressione è che Alcaraz abbia ancora molto da mostrare in questo torneo.
Un’altra certezza arriva da Novak Djokovic, che continua il suo percorso con freddezza e calcolo. Contro il francese Alexandre Muller, Nole ha concesso un set ma ha gestito con esperienza i momenti delicati, chiudendo 6-1, 6-7, 6-2, 6-2. Le sue condizioni fisiche, ancora un punto interrogativo a inizio torneo, sembrano migliorare col passare dei giorni.
Ma non è stata solo la giornata dei big. Taylor Fritz ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio sul canadese Gabriel Diallo. Dopo cinque set e una sospensione notturna per il coprifuoco, l’americano ha portato a casa una delle partite più tirate del torneo finora. Le difficoltà non sono mancate, ma alla fine è emersa la sua maggiore esperienza nei momenti decisivi.
Anche Cameron Norrie, beniamino di casa, ha dato spettacolo in un match complicato contro l’americano Frances Tiafoe. Dopo aver perso il primo set, Norrie ha trovato il ritmo giusto per ribaltare il match e conquistare il passaggio al terzo turno, mentre Tiafoe ha deluso, incapace di incidere nel momento clou.
Infine, spicca la prestazione del portoghese Nuno Borges, che ha battuto lo scozzese Billy Harris in tre set molto equilibrati, dimostrando grande tenuta nei momenti caldi.
Il torneo maschile mantiene intatta la sua struttura: i grandi sono ancora lì, solidi e concentrati, ma le insidie si moltiplicano. L’erba, come sempre, non perdona esitazioni, e ogni partita può nascondere una trappola. Il pubblico, intanto, si gode il meglio del tennis mondiale in una delle sue cattedrali più sacre.
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— Wimbledon (@Wimbledon) July 2, 2025