Tennis, senti lady Djokovic: “Novak voleva lasciare il tennis”

Djokovic prima di una gara

In attesa di capire quando potranno riprendere i tornei agonistici nel mondo del tennis, Jelena Djokovic, moglie del più volte numero uno al mondo, ha rivelato un clamoroso retroscena sulla carriera del campione serbo. Durante una trasmissione televisiva è emerso che Novak aveva seriamente preso in considerazione l’idea di abbandonare questo sport, a seguito di una pesante sconfitta.

Mi disse che stava per lasciare il tennis e che era tutto vero. Aveva perso a Miami, era stata una sconfitta terribile. Ci disse: ‘Io ho finito’. ‘Cosa?’, risposi io. Lui aveva insistito: ‘Sì, è così. Edoardo (il manager di Nole), tu parla con gli sponsor, voglio essere chiaro con loro. Non so se mi fermerò per 6 mesi, un anno o per sempre’ ” ha spiegato Jelena senza troppi inutili giri di parole.

Poi è intervenuto lo stesso Nole, raccontando di come abbia superato quel difficile momento di crisi: “Adesso sono concentrato sul comprendere e accettare che le cose accadono sempre per un motivo. Sono una persona più matura, più cresciuta dentro. Ora credo di essere in grado di gestire le mie emozioni e di affrontare le sfide della vita. Ho imparato che quando ti aspetti il peggio, la vita ti offre la possibilità di lavorare dentro di te. Sento davvero che la mia relazione (con Jelena) è diventata più profonda. E mi sono reso conto che, fino a quel momento, il mio rapporto con una delle persone a me più vicine era diventato superficiale perché non sapevo come gestirlo”.

Poi conclude, parlando degli obiettivi che si è posto di qui ai prossimi mesi, nella speranza che si possano riassaporare presto le emozioni che il tennis stimola: “Credo molto in me stesso. Sono convinto di poter vincere ancora molti Slam, di diventare quello che ne ha vinti più di tutti e di conservare il record a lungo. Questi sono i miei obiettivi, ma non sono le uniche cose che mi danno la motivazione, che alimentano la mia vita tutti i giorni. Ciò che mi stimola è qualcosa più legato alla mia crescita personale. Giocare fino a 40 anni? Non credo nei limiti. Penso che i limiti siano solo frutto della tua mente o del tuo ego”.