Un successo, dopo mesi di polemiche, veleni ed accuse. Novak Djokovic torna a trionfare dimostrando di essere ancora il numero uno a livello mondiale. Lo fa sulla terra rossa nella cornice bellissima del Foro Italico a Roma. E’ lui il re di questa edizione 2022 degli Internazionali. Un successo costruito passo dopo passo e certificato dalla finale senza storia contro Tsitsipas. Il greco è stato battuto nettamente per 2-0 nonostante un tentativo di rimonta. Per il serbo è il sesto successo nella Capitale su dodici finale disputate.
Tralasciando per un attimo la gara, in cui Djokovic si è dimostrato non solo superiore ma anche più fresco e reattivo fisicamente, appaiono importanti le parole del campione. Un sentimento quasi di liberazione dopo il successo numero 38 nei masters 1000. “Un sollievo dopo tutto quello che era successo a inizio anno, avevo bisogno di vincere un titolo importante. Soprattutto con uno Slam dietro l’angolo. Nadal è il più grande rivale della mia carriera. Fino a che gioca lui, gioco io. Considerate le ultime partite e il ranking, beh naturalmente anche io mi considero tra i favoriti”.
Un passaggio inevitabile è stato dedicato anche ai mesi difficili legati alla questione Covid e vaccini:” Cerco sempre di usare le avversità o il tifo contro per caricarmi nelle sfide. E cerco sempre di fare tesoro di ogni esperienza, sperando che tutta quella sofferenza e quella pressione mi abbiano reso più forte. Ormai, però, è tutto dietro le spalle. anche a livello mentale sto bene, sono lucido. Ho appena saputo che mio figlio ha vinto la sua prima finale. È un torneo piccolo ma i primi match restano impressi nella tua mente e volevo che lui li vivesse in maniera positiva. Non l’ho mai forzato a giocare ma ama davvero questo sport, e certo, sarei felice se un giorno giocasse a tennis”.
Adesso si pensa già al futuro. La vittoria di Roma ha dato consapevolezza e nuovo entusiasmo ad un’atleta che deve ricercare sempre nuovi stimoli dopo i tantissimi trionfi in carriera. L’obiettivo è quello di festeggiare a Parigi con il Roland Garros per provare una doppietta che solo dodici tennisti sono riusciti a portare a casa, tra cui il rivale di sempre Nadal.