Il tennista italiano Matteo Berrettini ha rilasciato un’intervista all’Ansa, parlando dell’attuale situazione di difficoltà che ha colpito anche il mondo del suo sport. In questo momento il talento romano si trova in Florida ad allenarsi, ma ci ha tenuto a dire la sua, specialmente in merito ai sussidi alla sua categoria di cui si parla quotidianamente.
“Con Djokovic ci siamo scritti, non è una cosa obbligatoria: io preferisco aiutare situazioni più complesse, come un ospedale, una famiglia in difficoltà, piuttosto che un tennista, anche se ci sono tanti giocatori che hanno bisogno di aiuto e vanno in rosso. Il progetto comunque è una cosa molto positiva per il tennis e dimostra che i giocatori tengono anche ai colleghi delle retrovie”. Queste le sue parole.
Poi ha risposto alle domande relative alla ripartenza di calcio e tennis: “Il campionato italiano si gioca solo in Italia, con giocatori che vivono in Italia. Il tennis invece è un circuito internazionale. Se il calcio si chiude solo in Italia, con l’Italia che sta migliorando e sta bene, con tutte le precauzioni che si possono prendere, spero non ci siano problemi. Attorno al calcio ci sono tanti interessi economici ed è anche il nostro sport nazionale, è normale che ci sia tanto parlare”.