La Juventus si appresta a fare il suo esordio in questa edizione della final four della Supercoppa Italiana che si giocherà a Riyad in Arabia Saudita. Venerdì 3 gennaio alle 20 ora italiana, la vecchia Signora affronterà il Milan del neo tecnico Segio Conceicao.
Il giorno precedente alla gara, come di consueto, è dedicato alla conferenza stampa di presentazione dell’evento.
Il tecnico dei bianoneri, Thiago Motta, ha cominciato parlando della sfida nella sfida, cioè del confronto fra i due Conceicao, padre e figlio che si sfideranno a distanzta
«Chico domani vedremo se giocherà o no. Sta bene, è motivato per fare la partita, se inizia o se deve entrare a partita in corso. Come ha sempre fatto. Non cambierà niente per lui. È concentrato nel suo lavoro, nella sua partita, affrontando una grande squadra abituata a giocare competizioni importanti. Francisco sa cosa deve fare molto bene».
– Quindi, un pensiero sul match contro i rossoneri.
«Sono partite belle da giocare. Facciamo questo lavoro per partecipare, per competere a questo livello qua. Non immagino un giocatore che non voglia esprimere il proprio calcio, che non voglia stare in campo. Sono momenti importanti ma anche belli gestiti nel modo giusto. Anche la parte emotiva va tenuta sotto controllo. Dobbiamo avere grande voglia, ambizione, impegnarci sempre al massimo ma avere anche il controllo emotivo per fare le scelte giuste durante la partita. Domani è una competizione diversa. O continui e vai in finale o è finita la competizione. Questo ti dà uno stimolo in più per entrare in campo. Dobbiamo entrare in campo e fare le cose che vogliamo al massimo, per avere un vantaggio sull’avversario, vincere la partita e andare in avanti».
– Un passaggio anche sul Milan.
«Una grande squadra con buoni giocatori e con un allenatore che arriva adesso e che ha fatto un ottimo lavoro al Porto. Abbiamo grande rispetto delle nostre avversarie. Competere in campo dando il nostro massimo e il nostro meglio».
Per Motta c’è anche la possibilità d ivincere il primo trofeo da tecnico.
«Voglio vincere come allenatore ed è per questo che ho scelto questa professione. Ma per me oggi non è un’ossessione. Faccio tutto quello posso e devo fare per migliorare la squadra aiutare i giocatori nel miglior modo possibile. Sono convinto della qualità della squadra, individuale e collettiva, e domani abbiamo una partita bellissima da affrontare. Con rispetto ma dovremo essere più bravi dell’avversario e passare in finale».
– Infine, una messaggio alla tifoseria bianconera.
«Abbiamo la fortuna e il privilegio di essere una squadra che ha tifosi che ti seguono in tutto il mondo. Questo è uno stimolo fantastico e una responsabilità bellissima che abbiamo. Non ho mai promesso niente a nessuno perché promettere con le parole non ci credo molto. Credo nei fatti, nella responsabilità che stiamo prendendo. Dalla prima all’ultima persona che lavora in questo club perché vogliamo portare sempre più in alto una maglia prestigiosa come quella della Juventus. Noi sentiamo ogni giorno questo sostegno e vogliamo portare questa squadra dove merita».