Grazie a un incredibile rimonta ai danni dei rivali dell’Inter, il Milan è salito in trionfo a Riad, conquistando il primo trofeo della stagione calcistica italiana. Sotto di due reti, i rossoneri hanno data vita a un recupero da applausi, conquistando la Supercoppa italiana all’ultimo respiro. Mai l’effetto di un nuovo allenatore era stato più immediato, perché Sergio Conceicao ha trionfato una settimana dopo il suo approdo a Milanello e in pochi giorni ha saputo infondere nei suoi giocatori il temperamento che non erano ancora riusciti a dimostrare quest’anno.
E come è solito fare dopo un successo, l’allenatore portoghese ha animato lo spogliatoio con il consueto balletto accompagnato dal sigaro, nonostante non godesse di ottima salute. Una mentalità che in pochissimo tempo, Leao e compagni hanno incamerato e ora dovranno dimostrare anche in campionato. “Abbiamo raggiunto uno dei nostri obiettivi trovando un reazione – ha detto alla squadra Ibrahimovic, dirigente rossonero, dopo la gara – Voglio fare i complimenti al mister e al suo staff per il grande lavoro fatto in pochi giorni. Avete vinto con sudore, sacrificio e quando c’è questo è difficile essere battuti. Avete dimostrato quello che abbiamo detto dall’inizio, è tutto dentro la testa”.
Sul fronte opposto predomina il senso di amarezza. Sopra 2-0, i nerazzurri hanno subito una rimonta che sembrava impensabile, tornando così a casa a mani vuote. “Siamo a metà anno, manca tantissimo e questa sconfitta deve servire per il gruppo, per essere più squadra e più solidi per lottare ancora per tutti gli obiettivi che inseguiamo”. Queste le parole di capitan Martinez, che ha aggiunto: “Sono fiducioso, questa squadra ha sempre dimostrato grande carattere: l’ho detto nello spogliatoio, anche Nicolò ha parlato tanto. Siamo uniti, siamo squadra ma queste partite devono aiutare per compattarsi ancora di più. Questo è quello che ho detto: l’orgoglio di difendere questa maglia e di dare sempre tutto, perché continuando sulla nostra strada potremo raggiungere altri traguardi.”