In vista della sfida contro il Bologna, valida per la semifinale di Supercoppa Italiana a Riyad, Cristian Chivu ha esordito in conferenza stampa sottolineando l’importanza dell’approccio mentale: “Dobbiamo giocare partita dopo partita con voglia e determinazione. Anche se forse non dovremmo essere qui ci godiamo questo regalo”. Questa serenità non deve però essere scambiata per mancanza di ambizione, poiché Chivu ha immediatamente ribadito che la forza del club nasce dalla propria identità: “Abbiamo la consapevolezza di quello che vogliamo e possiamo fare, solo così si costruiscono squadre con possibilità di vincere trofei”.
Sul fronte tecnico, l’attenzione è rivolta al rientro di un elemento chiave, sebbene la gestione delle energie resti prioritaria: “Çalhanoğlu si è allenato ed è a disposizione. Dobbiamo valutare se dal primo minuto. Ovvio che preferiamo avere un giorno in più di riposo ma ci adattiamo”. Con un pizzico di ironia, l’allenatore ha commentato anche i tempi della trasferta: “Come mai siamo arrivati così tardi? Per il freddo. Addirittura avevo chiesto di arrivare oggi ma non è stato possibile”.
L’analisi si è poi spostata sull’avversario, un Bologna storicamente ostico: “Sono scomodi per tutti, non solo per l’Inter. Lo era con Thiago Motta e prima con Mihajlovic. Ora lo sono con Italiano”. Per superare questo ostacolo, Chivu fa affidamento sulla compattezza di uno spogliatoio che definisce “affamato”, sottolineando il lavoro emotivo svolto dietro le quinte: “Allenare questo gruppo è un piacere e un onore. Si sono messi in gioco nonostante le difficoltà e qualche amarezza. Come staff abbiamo fatto di tutto per riportare fiducia, autostima, passione e gioia per questo gioco, che a volte è meraviglioso e a volte bastardo”.
Chivu: “Vogliamo giocarci questo trofeo fino in fondo”
— Inter ⭐⭐ (@Inter) December 18, 2025
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