Stagione 2024/25: il bilancio della Lazio

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Disastrosa, fallimentare. Non ci sono mezzi termini per descrivere la stagione della Lazio, chiusa nel peggiore dei modi: la sconfitta interna contro il Lecce ha sancito non solo l’ennesima prestazione deludente, ma soprattutto l’esclusione dalle coppe europee. Un evento che non si verificava dalla stagione 2015/2016 e che fotografa al meglio un’annata iniziata con ambizioni ben diverse.

La dirigenza biancoceleste, che in estate puntava apertamente al quarto posto, si ritrova oggi ad affrontare rabbia e delusione: tifosi esasperati, squadra smarrita e un club che dovrà riflettere profondamente sul proprio futuro.

All’Olimpico, contro il Lecce, si è vista ancora una volta una Lazio spenta e senza identità. I numeri parlano chiaro: solo 7 vittorie casalinghe in tutto il campionato, troppo poche per una squadra che ha avuto fino all’ultimo il sostegno di un pubblico fedele, che ha resistito anche agli umilianti crolli come il pesantissimo 0-6 contro l’Inter, ma che ha fischiato sonoramente al triplice fischio dell’ultima giornata.

Il settimo posto finale, con il sorpasso della Fiorentina all’ultima curva, è l’ennesima beffa. E mette in forte dubbio la permanenza di Marco Baroni, il tecnico arrivato tra lo scetticismo e capace di un buon girone d’andata, anche in Europa League, ma poi naufragato in una gestione insicura e confusa. L’eliminazione in Coppa Italia, quella piena di rimpianti in Europa League contro il Bodo/Glimt, e le gravi lacune tattiche emerse nel finale di stagione hanno compromesso tutto.

Ora si apre una fase delicata: senza Europa, senza certezze, e con un ambiente che chiede risposte forti. Per la Lazio, il ridimensionamento è già iniziato. La prossima mossa spetta a Claudio Lotito.