Tempo di bilanci in Serie A dopo il turno finale del campionato: la stagione 2024/25 del Verona si è conclusa con una salvezza sofferta ma preziosa, arrivata matematicamente all’ultima giornata. Dopo un’annata complicata, la squadra guidata da Paolo Zanetti è riuscita a mantenere la categoria grazie al successo ottenuto sul campo dell’Empoli che ha scacciato ogni incubo della retrocessione. Un traguardo fondamentale per il club scaligero, che ha vissuto mesi altalenanti tra speranze e timori.
Nel corso della stagione, il Verona ha attraversato momenti di grande difficoltà, soprattutto nel girone d’andata, quando ha faticato a trovare continuità di risultati, trovandosi anche in zona retrocessione. Alcuni infortuni, come quello occorso a Tengstedt, una rosa inesperta sotto certi punti di vista e qualche episodio hanno complicato il lavoro di Zanetti, subentrato la scorsa estate a Baroni. Nonostante le difficoltà, la squadra ha mostrato carattere nei momenti decisivi, riuscendo a compattarsi e a trovare i punti necessari per la salvezza, chiudendo al quattordicesimo posto a quota 37 punti, sei più dell’Empoli terzultimo
A chiudere con una nota di orgoglio per tutto l’ambiente gialloblù, è arrivata la convocazione in Nazionale maggiore di Diego Coppola. Difensore classe 2003, veronese e prodotto del vivaio, Coppola ha rappresentato uno dei simboli positivi di questa stagione. La sua crescita costante e il rendimento affidabile gli sono valsi la chiamata azzurra, premiando non solo il talento del ragazzo, ma anche il lavoro del settore giovanile del club. Adesso c’è da capire come si evolveranno le cose, soprattutto come si muoverà la nuova proprietà americana, subentrata in corso d’opera a Setti. Zanetti dovrebbe rimanere al timone della squadra, che subirà certamente dei cambiamenti. Come ogni anni, sarà difficile trattenere i propri talenti, come Suslov e lo stesso Coppola. Servirà una rosa competitiva, però, per competere ancora per la salvezza.
