La Serie A si mette in pausa per un paio di settimane, osservando la seconda sosta stagionale per permettere lo svolgimento delle gare delle nazionali. Un campionato non sta disattendendo le aspettative che si erano create alla vigilia, soprattutto nelle zone nobili della classifica, dove è già partita una lotta serrata per il titolo. Dopo otto giornate, a guardare tutti dall’alto in basso troviamo il Milan, in testa a quota 21 punti con due lunghezze di vantaggio sui rivali cittadini dell’Inter. La pesante sconfitta maturata nel Derby della Madonnina rischiava di ripercuotersi pesantemente sull’ambiente, che invece ha reagito al meglio. Infatti, a seguito di quello scivolone sono arrivate quattro vittorie consecutive, che hanno lanciato i rossoneri al comando solitario.
Inoltre, la retroguardia ha ben presto dimenticato le cinque sberle sferrate dai nerazzurri, visto che nelle successive quattro uscite per tre volte la porta è stata mantenuta inviolata. E questo anche grazie all’inatteso contributo di Giroud, che a Marassi contro il Genoa ha indossato i guantoni nella fase finale dell’incontro per sostituire l’espulso Maignan. E proprio l’attaccante francese ha salvato a tempo quasi scaduto il risultato, difendendo i tre punti. Adesso la squadra di Pioli ha ritrovato gioco, serenità e continuità a differenza delle sue dirette concorrenti, che hanno perso un po’ di ritmo. E a dire il vero, le sette partite vinte in questo inizio di stagione certificano il buon andamento, tanto che l’unica battuta d’arresto è coincisa con il confronto stracittadino.
Nuovi già integrati
E i nuovi elementi come si stanno comportando? Il tecnico emiliano si è rivelato attento nelle scelte e le operazioni compiute in estate stanno avendo riscontro sul campo. In mezzo al campo Reijnders e Loftus-Cheek si sono già perfettamente adattati allo stile del campionato italiano. Sulla linea offensiva, invece, Pulisic sta fornendo risposte incoraggianti. E a rinsaldare questa testi ci sono i quattro sigilli messi a segno fino a questo momento. Bene Okafor, che si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa. In crescita anche Musah e Chukwueze. Il Milan cresce e dimostra di saperci stare in pole position.