Il passaggio del turno che non ti aspetti. Un Benevento apparso totalmente discontinuo in campionato, riesce ad espugnare Ascoli con la rete del tanto criticato Lapadula. La firma del bomber è decisiva e porta al prossimo turno i sanniti che affronteranno il Pisa. In una gara altamente nervosa, i bianconeri appaiono scarichi specialmente nella ripresa perdendo anche il fattore campo. Per il Benevento una vittoria pesantissima per poter cullare il sogno Serie A nonostante il settimo posto a fine regular season.
Primo tempo: la gara si accende dopo pochi secondi con un duro scontro tra Falasco e Lapadula. Dopo due minuti ancora Benevento che ha una grande occasione con Barba ma il pallone viene salvato sulla linea. Sul ribaltamento di fronte, la risposta dell’Ascoli con Dionisi ma Paleari si oppone. Al nono, errore clamoroso della difesa ospite ma Botteghin si divora la rete con la porta completamente spalancata. La posta in palio è altissima e la gara è nervosa e molto fisica. A testimonianza di ciiò, c’è l’intervento dello staff medico per tamponare le perdite di sangue di Acampora e Baschirotto. L’Ascoli si fa preferire nel possesso palla e circolazione, mentre il Benevento è pericoloso ma balla in difesa. A metà del primo tempo arrivano anche i primi due gialli: prima Bellusci, dopo Calò. Al 32′ Caligara, lasciato solo da Glik, si divora il goal sparando alto sulla traversa. Al 36′ viene ammonito anche Acampora e, due minuti dopo, il Benevento trova a sorpresa il vantaggio. Azione manovrata dei sanniti con cross al centro per il goal di Lapadula che elude i due centrali. Dopo due minuti di recupero si chiude il primo tempo.
Secondo tempo: si riparte con l’Ascoli subito in avanti ed il tentativo di Dionisi. Al 50′ terzo cartellino giallo per il Benevento, nell’occasione ammonito Improta. Otto minuti dopo, è il turno di Elia che prende il posto di Ionita. Dopo il vantaggio l’Ascoli ha subito il contraccolpo, mentre il Benevento gestisce con la sua esperienza. Ci si aspettava una fiammata alla ricerca del pareggio, ma i bianconeri appaiono scarichi ed anche a livello ambientale non c’è la carica giusta. Ad una quarto d’ora dalla fine, i due tecnici danno fondo alle panchine con ben cinque cambi. Il Benevento passa ad un più coperto 3511 ma all’85’ solo uno stupendo Paleari nega il goal del pareggio a Dionisi. Subito dopo l’attaccante viene ammonito per proteste. Vengono concessi sei minuti di recupero ma l’Ascoli non riesce ad imbastire una vera e propria azione della disperazione. Il match si chiude nel peggior modo possibile, con il rosso sventolato a Dionisi per un fallo di reazione segnalato dal VAR. Al triplice fischio, il Benevento sbanca Ascoli dopo una gara cinica e molto nervosa.