L’obiettivo principale è stato raggiunto, adesso serve un’accelerata anche fuori dal campo. Il Palermo ha festeggiato la promozione in Serie B vincendo la finale playoff, meritatamente, contro il Padova. Il popolo rosanero, che ha trascinato la squadra in tutta la post season, è tornata a gioire riacquistando la possibilità di giocare in cadetteria dopo il fallimento di qualche anno fa. La ripartenza dall’inferno della Serie D fino alla splendida notte del “Renzo Barbera” ha ripagato gli sforzi economici del presidente Mirri da sempre convinto di poter ottenere questo obiettivo in questi mesi. Adesso, però, si gioca un’altra partita ancora più importante: dare un futuro solido e florido alla società.
Il numero 1 rosanero non ha nascosto mai la voglia di farsi da parte per concedere la possibilità all’intera piazza di sognare in grande. Adesso siamo alle battute finali perchè il Palermo attira e non poco. Ben prima della promozione in Serie B, infatti, si sono avvicinati al capoluogo siciliano sia James Pallotta, ex presidente della Roma, che il City Group degli sceicchi. Ad oggi la vera notizia tratteggia una trattativa in dirittura d’arrivo: i siciliani stanno per diventare il nuovo team della holding degli sceicchi. Mancano davvero gli ultimi passaggi burocratici e poi toccherà ridisegnare il quadro dirigenziale. Ancora non si conoscono i piani tecnici e le eventuali conferme del direttore sportivo Castagnini e di mister Baldini.
Si attende solo l’ufficialità che potrebbe arrivare il 1 luglio, a conclusione della stagione sportiva. Il presidente Mirri ha definito tutto in un hotel di Milano con il rappresentante dell’holding Giovanni Gardini. Il numero 1 rosanero, comunque, non uscirà del tutto dalla società ma manterrà una quota minoritaria. Dopo le firme si potrà parlare di budget e mercato, quello che i tifosi attendono con ansia. La sensazione è che il Palermo possa essere subito competitivo per il ritorno in Serie A. Nonostante le parole di circostanza e le conferme formali, il nuovo corso rosanero potrebbe ripartire da nuovi uomini. Lo stesso Gardini sembra destinato al ruolo di direttore generale mentre l’area tecnica potrebbe essere affidata a Zamuner. Nei prossimi incontri si potrebbe avere qualche certezza in più.