Non gode dei riflettori della massima divisione nazionale, ma anche la Serie B attende il via libera per la ripresa degli allenamenti. Se tutto sarà confermato, il 18 maggio potranno ripartire le sedute collettive, mentre per il ritorno in campo c’è da attendere ancora. Filtra comunque ottimismo, soprattutto dopo le confortanti parole di Gravina, condivise dal presidente della Lega B Mauro Balata.
La fiducia emersa nelle ultime ore deriva anche dal fatto che la Uefa ha sì imposto la chiusura dei campionato entro la data limite del 2 agosto, ma questo non vale per le categorie professionistiche inferiori alle prime divisioni dei Paesi membri. Questo significa che il campionato di Serie B può scollinare quel giorno e concludere la stagione ad agosto inoltrato, permettendo così una ripresa graduale e non affrettata. Al traguardo mancano 10 giornate, da aggiungere alle gare di play-off e play-out, sempre che si decida di mantenere la stessa formula.
L’altra questione di fondo riguarda l’organizzazione del ritiro blindato per i componenti della rosa e dello staff tecnico e per gli addetti ai lavori essenziali. La durata del raduno non era stata fissata, ma ora pare che sarà di due settimane. I club si dovranno attrezzare al più presto per garantire soggiorno e allenamenti in sicurezza (alcune società, vedi il Chievo, hanno la fortuna di avere un centro sportivo che comprende campi da gioco, palestra e albergo). Tuttavia, le spese non subiranno un decremento, considerati tutti gli esami sanitari da sottoporre ai tesserati (tamponi e test sierologici su tutti).
Un problema potrebbe presentarsi qualora si dovessero verificare casi di nuove positività in corso d’opera, ovvero con gli allenamenti collettivi già partiti. In tal caso le squadre rischierebbero di dover passare un nuovo periodo di isolamento che rallenterebbe la ripresa dei giochi e probabilmente sancirebbe la chiusura definitiva della stagione.