Era un derby atteso da tanto tempo ed a festeggiare è stato il Verona. Grande gioia al “Bentegodi” per l’Hellas che torna a conquistare i tre punti interrompendo una serie negativa di tre sconfitte consecutive. Per il Venezia, invece, è già il quinto KO in sette giornate con il penultimo posto che rispecchia una squadra sbarazzina ma con alcune lacune e troppo fragile difensivamente. I lagunari avevano sbloccato il match in apertura salvo poi subire il pareggio e crollare nel finale per l’autogoal del proprio portiere Joronen. Strada in salita per mister Di Francesco mentre Zanetti torna a respirare.
Primo tempo: il derby si sblocca dopo appena due minuti. Su azione d’angolo Oristanio anticipa Tengstedt e trova un goal pesantissimo. Il Verona reagisce prontamente e va vicino al pareggio al 5′ con Lazovic che, di testa, manda fuori da pochi passi. L’1-1 matura già al decimo minuto: Mosquera serve Tengstendt che trova la coordinazione perfetta per insaccare con il terzo goal personale in campionato. Il bomber di casa è in gran forma e sfiora la doppietta pochi minuti dopo con il tiro di sinistro deviato in angolo. Al quarto d’ora botta di Bradaric che Joronen blocca. La gara è vivace e, al 18′, è il Venezia a sfiorare il nuovo vantaggio con l’inserimento di Haps che manda fuori clamorosamente. Al 21′ primo giallo del match sventolato a Bradaric. Due minuti dopo nuovo tentativo per Tengstedt con la difesa che si oppone. Arrivati alla mezz’ora sale in cattedra Oristanio che costruisce due occasioni. Prima calcia forte sul primo palo ma trova la deviazione in angolo, poi ci vuole un grande Magnani in chiusura per anticipare il suo inserimento su assist di Busio. La prima frazione si chiude con un Verona arrembante ma il Venezia si difende bene e chiude tutte le posizioni.
Secondo tempo: si riparte senza cambi e con la conclusione di Busio al 49′ che Montipò para. La ripresa è meno frenetica della prima frazione. All’ora di gioco, doppio cambio per Di Francesco: fuori Haps e Doumbia, dentro Zampano ed Ellertsson. Al 64′ bel corner battuto da Nicolussi Caviglia che pesca Sverko ma il colpo di testa va sul fondo. La risposta di Zanetti è Kastanos per Mosquera. Al 68′ botta di Duda che Joronen respinge, un minuto dopo tiro a giro di Livramento che termina vicino all’incrocio. Ad un quarto d’ora dalla fine, Di Francesco cambia il suo attacco: fuori Pohjanpalo ed Oristanio, dentro Gytkjaer e Yeboah. La risposta del Verona è Sarr e Dani Silva per Livramento e Duda. All’80’ Zampano chiude una bella azione del Verona. E’ il preludio al goal che arriva poco dopo: sul colpo di testa di Kastanos errore di Joronen che fa autogoal. Il 2-1 porta gli allenatori a dare fondo alle panchine ma, nei quattro minuti di recupero, il Venezia sfiora il pareggio con un clamoroso liscio di Magnani che Montipò salva.
Il Tabellino
Verona-Venezia 2-1
Marcatori: 2′ p.t. Caviglia, 9′ p.t. Tengstedt, 36′ s.t. Joron (aut.)
VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Ghilardi (dal 44′ s.t. Okou), Bradaric; Duda (dal 34′ s.t. D. Silva), Belahyane; Rocha Livramento (dal 34′ s.t. Sarr), Mosquera (dal 20′ s.t. Kastanos), Lazovic; Tengstedt (dal 44′ s.t. Coppola). All. Zanetti.
VENEZIA (3-4-2-1): Joronen; Sverko (dal 40′ s.t. Raimondo), Svoboda, Idzes; Candela, Doumbia (dal 16′ s.t. Ellertsson), Nicolussi Caviglia, Haps (dal 16′ s.t. Zampano); Oristanio (dal 29′ s.t. Gytjker), Busio; Pohjanpalo. All. Di Francesco
Arbitro: Guida
Ammoniti: 21′ p.t. Bradaric, 32′ s.t. Ghilardi, 34′ s.t. Duda, 48′ s.t. Magnani