Il protocollo stilato da Lega e Figc è stato visionato e autorizzato e finalmente è arrivato il via libera da parte del Comitato medico scientifico per la ripresa delle sedute di allenamento collettivo. Lo conferma il ministro dello sport Spadafora: “È un ottima notizia, gli allenamenti collettivi possono ora riprendere. Sono state fatte valutazioni puntuali e la Figc è stata disponibile a rivedere la sua prima proposta. Sono stati fatti anche dei chiarimenti sui tempi di quarantena in caso di positività, ma soprattutto si evita il famoso auto-isolamento iniziale”. Infatti: “Il positivo va in quarantena e gli altri possono continuare a lavorare, ma controllati. È giusto che il calcio abbia la possibilità di riprendere in sicurezza”.
Sembrerebbe dunque avvicinarsi piano piano la possibile data per il ritorno in campo: “Ho convocato per giovedì 28 maggio alle 15 una riunione con Gravina e Dal Pino e le altre componenti di Federazione e Lega – ha proseguito il ministro – Per quella data avremo i dati a disposizione per poter insieme con il Governo decidere una data certa per la ripartenza. I playoff? Il format lo decidono giustamente le federazioni. La cosa importante credo sia iniziare il campionato per concluderlo, quindi tutte quelle che possono essere le soluzioni per consentire realisticamente di farlo sono importanti. La scelta della Francia di chiudere tutto sarebbe stata la più facile da compiere. Io non l’ho voluta fare così come ho trovato vergognoso che all’epoca mi venisse chiesto di decidere sulla ripresa quando eravamo ancora nelle condizioni di non trovare posti nelle terapie intensive. Il calcio è una grande industria, è giusto che possa ripartire ora che tutto il resto del paese sta ripartendo. Sono stato dipinto come il nemico del calcio, mi ha dato fastidio, ma ora sorrido”.
Il nuovo documento prevede che i componenti del “gruppo squadra” non alloggino all’interno del centro sportivo (a meno di nuove positività), ma che al termine dell’allenamento giornaliero facciano rientro alla propria abitazione. In caso di contagio, il/i soggetto/i interessato/i verrà/verranno posto subito in quarantena, mentre il resto del gruppo seguirà un periodo di isolamento di due settimane, con monitoraggi clinici costanti. Infine è confermato l’aumento dei controlli, con tamponi tre giorni prima dell’inizio delle sedute, il giorno stesso della ripresa e poi ripetuti ogni quattro giorni e test sierologici il giorno dell’inizio e dopo 14 giorni.