Dopo la caduta dell’Inter e il pareggio del Milan, la Roma non sbaglia una ghiotta occasione in chiave Champions League. Di fronte ad un Olimpico esaurito, la squadra di Mourinho regola d’autorità l’Udinese e si prende il terzo posto alle spalle della Lazio. In attesa della decisione sulla penalizzazione della Juventus, i giallorossi continuano a sognare preparandosi al meglio anche al ritorno contro il Feyenoord. Gara approcciata bene dai padroni di casa orfani di Dybala. Il match si sblocca con il tap in di Bove dopo il rigore sbagliato da Cristante, secondo penalty calciato sul palo in pochi giorni. Nella ripresa arriva la rete tanto attesa di capitan Pellegrini che festeggia sotto la curva. L’Udinese prova a non mollare ma spreca una grande occasione di riaprire il match con Pereyra che si fa respingere il rigore da Rui Patricio. Nel finale arriva anche il goal di Abraham.
Primo tempo: la Roma parte bene vogliosa di rifarsi dopo la deludente trasferta contro il Feyenoord. La prima occasione arriva al 22′ con il colpo di testa di Mancini respinto di riflesso da Silvestri. Dieci minuti dopo, Wijnaldum riceve in area di rigore e calcia potente sul primo palo ma è attento ancora l’estremo difensore bianconero. Al 35′ la prima svolta del match. Sul colpo di testa di Belotti, da calcio d’angolo, Pereyra allarga il braccio e colpisce il pallone nonostante fosse diretto fuori. Dopo il consulto VAR arriva il rigore per la Roma con conseguente ammonizione per il centrocampista. Dagli undici metri si presenta Cristante che calcia sul palo ma, sulla ribattuta, Bove insacca e porta in vantaggio i giallorossi. La gara si innervosisce e piovano gialli: prima a Success e poi a Ehizibue. Nei cinque minuti di recupero concessi, ci prova Pellegrini su punizione ma Silvestri vola a deviare.
Secondo tempo: si riparte senza novità ma, al 55′, la Roma si porta sul doppio vantaggio. Belotti parte da centrocampo palla al piede e serve in profondità Pellegrini che scavalca Silvestri ed esulta sotto la Curva Sud. Passano cinque minuti e i padroni di casa costruiscono un’altra ghiotta occasione ma Belotti non riesce a ribadire in rete da due passi. Al 61′ prima sostituzione del match: fuori Wijnaldum e dentro Matic. Al 67′ l’Udinese potrebbe riaprire la gara. Lovric tenta il tiro a giro ma Mancini intercetta il pallone con il braccio largo. E’ calcio di rigore per i friulani che, però, sprecano tutto dal momento che Rui Patricio para il tentativo di Pereyra. Quando mancano quindici minuti alla conclusione, mister Mourinho e mister Sottil provano a cambiare. Nella Roma dentro Zalewski per El Shaarawy e Spinazzola per Celik, mentre nell’Udinese Ebosele prende il posto di Ehizibue. Poco dopo i due tecnici danno fondo alle panchine con gli ingressi di: Abraham, Thauvin, Nestorovski e Pafundi. Aumenta il peso offensivo dell’Udinese, orfana di Beto, alla ricerca del goal per riaprire il match. Al 90′ standing ovation dell’Olimpico per Pellegrini che esce dal campo tra gli applausi. Al suo posto dentro Tahirovic. Nei minuti di recupero arriva il sigillo finale. Spinazzola crossa in mezzo e Abraham insacca di testa.