Archiviata la quattordicesima giornata del campionato di Serie A, è giunto il momento di vedere chi sono stati i promossi e i bocciati di questo turno. Conferme per Atalanta e Napoli, reazione del Bologna, Parma spietato contro una Lazio quasi irriconoscibile. Prosegue la crisi della Roma, ancora problemi per la Juventus, mentre continua il periodo no del Verona.
PROMOSSI
Atalanta: la migliore squadra italiana in questo momento. Non ci sono dubbi: gli orobici rappresentano l’essenza del calcio in Italia in questo momento e il successo dell’Olimpico è l’ennesima conferma che in corsa per lo scudetto ci sono anche loro.
Bologna: tre punti che cancellano immediatamente lo scivolone del turno precedente, permettendo agli emiliani di raccogliere il quarto successo nelle ultime cinque e di accorciare sulla zona europea.
Parma: seconda vittoria nelle tre uscite più recenti e rilancio in classifica per i ragazzi di Pecchia, che sono tornati a respirare dopo un momento di difficoltà per l’assenza di risultati.
Genoa: l’effetto Vieira ha sortito l’effetto sperato, visto che l’allenatore francese ha raccolto 4 punti in due gare. Il colpo esterno di Udine ha fatto uscire dalla zona rossa i liguri, che ora puntano a trovare continuità in questo rush finale dell’andata.
BOCCIATI
Lazio: si interrompe la lunga striscia di successi per i biancocelesti, che cadono malamente al Tardini e abbandonano il secondo posto condiviso. Niente allarmismi, però, in casa Lotito, perché la situazione è sotto il pieno controllo di Baroni.
Juventus: resta l’unica squadra imbattuta del torneo, ma continua a soffrire di “pareggite” la Vecchia Signora, fermata sul pareggio anche dal Lecce. Ora sono sei le lunghezze che la separano dalla vetta.
Roma: la cura Ranieri ha iniziato a funzionare in Europa, ma deve ancora fare effetto in campionato. I giallorossi hanno rimediato la quarta sconfitta di fila e ora sono solo due punti sopra la zona retrocessione. Serve una svolta.
Verona: terzo k.o. di fila ma questa volta più doloroso visto che arrivato in uno scontro diretto. Gli scaligeri contano una sola lunghezza sul terzultimo posto e la posizione di Zanetti comincia a scricchiolare.