Serie A: presentate integrazioni al protocollo in vista della ripresa

gravina

Serve una modifica al protocollo. E’ questo il grido dei tanti club di serie A che lunedì potrebbero, secondo la normativa, cominciare gli allenamenti di gruppo.
Sarà lo stesso presidente della Figc, Gabriele Gravina, a riportare al ministro dello Sport, Spadafora, le tante perplessità e i subbi espressi dalle società dopo un’attenta e approfondita analisi dello studio del Comitato tecnico scientifico.

In mattinata si è tenuto un incontro fra Figc, Lega di serie A, Maurizio Casasco, presidente della Fmsi e Gianni Nanni, rappresentante dei medici del massimo campionato. Sono tre i nodi, di fatto, ancora da sciogliere: quarantena a tutta la squadra in caso di accertamento di una positività, ritiro precampionato e responsabilità dei medici sociali.
Tanti i punti del protocollo analizzati e, definiti, quasi inattuabili. Sono state inserite integrazioni al fine di risolvere alcune problematiche.
L’incartamento sarà trasmesso al Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, al Ministro della Salute e, ovviamente, al Cts.

Il Napoli è uno di quei club infuriato e che ritiene impossibile partire, lunedì, con gli allenamenti di gruppo. Difficilmente potrà rispettare le richieste del Cts, soprattutto dal punto di vista logistico, in quanto non riuscirebbe a garantire agli atleti e allo staff una struttura idonea, poiché l’albergo adiacente il centro sportivo di Castel Volturno è chiuso da oltre due mesi e ha bisogno di almeno dieci giorni di tempo per sanificazione e manutenzione. De Laurentiis vorrebbe aggirare l’ostacolo facendo rientrare i calciatori nelle rispettive sedi subito dopo gli allenamenti.
Questo è il singolo caso della società partenopea, ma appare evidente come i problemi e le difficoltà anche per club prestigiosi, in vista della ripresa, non mancheranno.