La stagione 2024/25 sarà ricordata a lungo dai tifosi partenopei. Il Napoli ha scritto una nuova, esaltante pagina della sua storia conquistando il quarto Scudetto, il secondo nell’era post-Maradona, al termine di una stagione che ha avuto il sapore di una inaspettata rinascita. Dopo un campionato precedente chiuso mestamente al decimo posto, la formazione azzurra è risorta dalle proprie ceneri sotto la nuova guida carismatica di Antonio Conte, protagonista di un’impresa che resterà scolpita nella memoria collettiva della città e dei tifosi.
La vittoria decisiva, al culmine di un duello appassionante con l’Inter, è arrivata all’ultima giornata, con un 2-0 secco sul Cagliari. A sbloccare la gara, una perla acrobatica di Scott McTominay, che con una rovesciata spettacolare ha incendiato lo stadio” Diego Armando Maradona” poco prima dell’intervallo. Poi, nella ripresa, è toccato a Romelu Lukaku mettere il sigillo definitivo sul match e sul campionato italiano.
Il cammino del Napoli, però, non è stato né facile né lineare. L’avventura era iniziata nel segno dell’incertezza e delle difficoltà, con una traumatica sconfitta per 3-0 contro il Verona che aveva fatto temere il peggio. Ma Conte, con la sua mentalità ferrea e la capacità di ricostruire da zero, ha trasformato la squadra, imprimendo un cambio di passo che ha portato gli azzurri a prendersi il titolo di campioni d’inverno e, infine, lo Scudetto.
Nemmeno la clamorosa cessione a gennaio della stella caucasica Kvaratskhelia, protagonista del precedente trionfo partenopeo, è riuscita a frenare la marcia del Napoli. La squadra ha mantenuto una continuità impressionante, riuscendo a precedere l’Inter per un solo, preziosissimo punto. Una differenza minima, ma sufficiente a scrivere una pagina di storia del club.
Alla base di questo successo c’è la visione tattica di Conte: un impianto solido, pragmatico, costruito su una difesa di ferro (appena 27 gol subiti) e su un attacco letale nei momenti chiave. Gli arrivi di McTominay e Lukaku sono stati determinanti, con 26 gol combinati che hanno colmato il vuoto creativo lasciato dalla partenza d Kvaratskhelia. Anche se squalificato per l’ultima giornata, Antonio Conte non ha fatto mancare le sue parole di orgoglio. Ha lodato l’anima del gruppo, la sua resilienza, e ha ricordato quanto sia difficile vincere in una piazza caldissima ed esigente come Napoli.
Gioia anche per il presidente Aurelio De Laurentiis che, con questo successo, ha eguagliato Corrado Ferlaino per numero di scudetti vinti alla guida della società del capoluogo campano.
“amm’ faticato”, ma ne è valsa la pena
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) May 24, 2025
Siamo i campioni d’Italia per la quarta volta.#fc25 @easportsfcit pic.twitter.com/SwNZRhAera