Rivoluzioni, cambi in panchina, malumori ed addii imminenti. La stagione del Napoli passerà alla storia come una delle più travagliate specialmente per le basi che si erano poste. Un “disastro” sportivo per una squadra che, solo qualche mese fa, si laureava campione d’Italia esprimendo un gioco da top club europeo. Invece il percorso azzurro si è interrotto bruscamente dopo l’addio di Spalletti e Giuntoli. Nonostante una rosa competitiva, è terminata quella magia che aveva reso il gruppo unito e forte contro ogni difficoltà.
La pausa per le nazionali di marzo, quindi, permette di recuperare le energie in vista del rush finale. La classifica è poco lusinghiera con un settimo posto a quota 45 punti. Eliminati dalla Coppa Italia, dalla Champions League e con una Supercoppa italiana persa, Osimhen e compagni devono chiudere con dignità la stagione. Il quarto posto dista ben nove lunghezze e ci sono tante squadra in corsa per l’ambizioso posto in Champions League. Di certo al Napoli è mancato principalmente il gioco ma anche la continuità di risultati.
Al netto dell’eliminazione amara contro il Barcellona in Champions, la squadra è in striscia positiva in Serie A grazie a Calzona il terzo allenatore di quest’anno.L’1-1 maturato, nello scorso weekend, contro l’Inter dà fiducia così come la vittoria per 2-1 sulla Juventus. Al contrario gli azzurri continuano a faticare contro le medio-piccole ed hanno bisogno di una nuova spinta per questo rush finale. L’obiettivo è onorare al massimo la stagione per non avere alcun rimpianto.