L’esperienza di Rudi Garcia sulla panchina dei campioni d’Italia potrebbe essere giunta al termine. La panchina, per la verità, già scricchiolava prima della sosta per le nazionali di ottobre. In quell’occasione De Laurentiis era intervenuto in prima persona dando sostegno e fiducia. A distanza di un mese, il Napoli stenta ancora e dopo il pari contro l’Union Berlino cade ancora al “Diego Armando Maradona”. Dopo una gara giocata sotto ritmo e con poche occasioni ci pensa Kovalenko nel finale a condannare gli azzurri.
Primo tempo: Kvaratshkelia e Zielinski in panchina e il forfait di Meret nel riscaldamento, sono le novità di mister Garcia nell’undici titolare. Si torna al tanto amato 4231 anche se il ritmo di inizio gara non è altissimo. Il Napoli non riesce a trovare continuità di gioco mentre l’Empoli difende alto e si ripropone in ripartenza. Il primo tiro arriva al 12′ con Politano ma Berisha respinge in angolo. Sul corner seguente, imperioso stacco di Anguissa ed ancora l’estremo difensore vola per respingere. Gli azzurri non riescono a sfondare e così l’Empoli ci prova. Al 22′ ghiotta occasione per Cancellieri che dal limite calcia andando vicino al palo. Passano sette minuti ed ancora i toscani sfiorano il vantaggio con la girata di Ranocchia su cross di Cambiaghi. Il Napoli fa tanta fatica perché è troppo lento e al 36′ serve la parata di Gollini per respingere il tiro ancora di Cambiaghi. Ultima emozione di un primo tempo giocato sotto ritmo e con poche emozioni. Uno zero a zero giusto per quanto visto con l’Empoli vivo e pronto a colpire.
Secondo tempo: si riparte senza cambi da una parte e dall’altra. Lo spartito della gara, però, non cambia e all’ora di gioco mister Garcia effettua una doppia sostituzione. Dentro Zielinski e Kvaratshkelia per Simeone ed Elmas. La risposta di Andreazzoli è l’inserimento di Ebuehi e Gyasi per Cambiaghi e Bereszynski. La gara non si accende e latitano le occasioni. L’Empoli controlla agevolmente e il Napoli è costretto ad inserire anche Lindstrom, Cajuste e Mario Rui. Nei toscani invece Fazzini lascia il posto a Kovalenko. Bisogna arrivare al 76′ per assistere ad un tiro: ci prova Lindstrom dal limite ma Berisha respinge in angolo. Tre minuti dopo l’estremo difensore ospite è miracoloso sul diagonale da pochi passi di Kvaratskhelia. La partita scivola verso i quattro minuti di recupero e il neo entrato Rui si fa male. A sinistra rimane un buco e l’Empoli colpisce con una triangolazione che porta al tiro Kovalenko. Il destro disegna una splendida parabola che si insacca alle spalle di Gollini. Termina così una gara ancora horror per il Napoli mentre l’Empoli ottiene il secondo successo esterno pesantissimo su un campo difficile.