Serie A: Napoli campione per la quarta volta, una città in festa

Napoli campione d'Italia

Una città in festa. Dallo stadio «Maradona» passando per una gremitissima piazza Plebiscito, dove è stato installato un maxi schermo per assistere alla gara degli azzurri contro il Cagliari, ma è tutta la città ad esultare. Ogni vicolo di Napoli è colorato di azzurro per omaggiare Antonio Conte e la sua band. E’ lo scudetto del presidente De Laurentiis che ha conquistato il suo secondo tricolore, eguagliando Corrado Ferlaino che aveva vinto i due precedenti titolo nel 1987 e nel 1990.
E non è un caso che a realizzare i due gol contro il Cagliari siano stati lo scozzese Scott McTominay, premiato come miglior giocatore della stagione, e Romelu Lukaku, autore di 14 reti e 10 assist.
Alla fine trofeo nelle mani del capitano Giovanni Di Lorenzo che lo alza per la seconda volta in tre anni.

Antonio Conte, a fine gara, in conferenza stampa, glissa sul suo futuro ma elogia i suoi ragazzi. Lui che ha conquistato il suo quinto scudetto con tre squadre differenti in Serie A (3 con la Juve, 1 con l’Inter e 1 con il Napoli) a cui bisogna aggiungere la Premier vinta nella precedente esperienza con il Chelsea.
«È una gioia incredibile, quando siarmo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato ma se poco poco li mandiamo a casa senza scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi, ho sentito una pressione che non potevamo non portarlo a casa. Ho fatto il calciatore, quando vedi certe scene ti carichi anche di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che all’ultimo vuole festeggiare».
Il momento della svolta? «Il pareggio con l’Inter, se non vinciamo poi scappano. Invece pareggiamo, il gol di Billing dissi che se volevamo potevamo. Quello è stato importante, avessimo perso l’Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso invece con tante difficoltà da gennaio in poi abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. È lo scudetto di tutti, di Scuffet che gioca all’ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo scudetto dell’undici titolare e di chi ha risposto sempre presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro».

Il presidente Aurelio De Laurentiis, ai microfoni di Raidue, ha rilanciato per un Napoli ancora più competitivo. E poi ha parlato pure sul futuro di Antonio Conte.
«Ha un contratto con noi. Io penso che se ha voglia di rimanere qui, possiamo aiutarlo e metterlo nelle condizioni di vincere la Champions League. Ma se dovesse decidere di andare via, non posso costringerlo a rimanere».

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