Serie A, Milan: con Pioli rossoneri da scudetto

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La decima giornata ed il turno infrasettimanale incoronano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il Milan come una delle candidate più forti allo scudetto. In attesa di conoscere il risultato del Napoli nel posticipo serale, i rossoneri si godono la vetta solitaria. Un risultato raggiunto grazie al lavoro certosino di mister Pioli che, per la verità, non ha ancora mai avuto la sua rosa al completo tra infortuni più o meno gravi e contagi da Covid19. L’aspetto più importante sta nell’inizio di questa stagione in campionato. Tralasciando la Champions League con tre sconfitte consecutive, il Milan era partito così bene solo una volta nella stagione 1954-1955. Con un’altra vittoria, la settima, il tecnico eguaglierebbe il record di Bela Guttmann.

In quella stagione, parecchi anni fa, il Milan riuscì a conquistare lo scudetto. Adesso mister Pioli vuole entrare nell’Olimpo dei grandi allenatori. Fino ad ora solo Garcia, Sarri ed Allegri sono stati capaci di conquistare dieci vittorie ed un pareggio nelle prime undici giornate alla guida di Roma, Napoli e Juventus. Per il tecnico rossonero, quindi, la prova del nove sarà nel weekend con la prossima giornata. Record a parte, però, ciò che sorprende è proprio lo stato di forma di Ibra e compagni capaci di trovare nuove energie e forza nelle difficoltà. Fino ad ora, infatti, l’unica squadra capace di fermare il Milan è stata la Juventus nel big match dell’Allianz Stadium terminato sull’1-1. Da qui nasce la consapevolezza che il gruppo è unito come dimostra anche il non essersi disgregati dopo le sconfitte pesanti in Champions League.

A condurre la squadra, poi, c’è un vero leader come Pioli capace di conquistarsi la conferma sul campo. Uno dei dati più sorprendenti, ma che fotografa a pieno la situazione, è che dopo 79 partite alla guida del Milan in Serie A, è già il secondo allenatore rossonero per media punti nella storia del club in campionato: viaggiando a 2,07 punti a partita, ha già superato gente come Ancelotti, Guttmann e Allegri. Davanti a lui c’è solo Czeizler, media di 2,13. Tanti numeri e record che, però, non serviranno a nulla senza la vittoria sul campo. Per questo motivo Pioli incassa i complimenti ma si concentra sul lavoro con i propri ragazzi: mai come quest’anno l’obiettivo scudetto sembra qualcosa di molto concreto rispetto alle ultime stagioni.