Il Napoli sembra essere tornato. Il condizionale è d’obbligo, ma gli azzurri colgono la seconda vittoria consecutiva dopo il caos legato ad Osimhen. Gli azzurri calano un altro poker secco a Lecce in un match controllato e dominato in cui soffrono poco e sono davvero cinici davanti a Falcone. Un match che vede le prime reti per Ostigard e Gaetano, il timbro di Osimhen subentrato dalla panchina e la freddezza di Politano dagli undici metri su penalty ceduto ancora una volta dal nigeriano.
Primo tempo: gara scoppiettante fin dalle prime battute. Le due squadre si affrontano a viso aperto e non speculano nel controllo palla. Al 12′ prima grande occasione per gli ospiti con Lindstrom che, di sinistro, calcia male in piena area di rigore. Al 16′ gli azzurri sono già in vantaggio. Parabola perfetta di Zielinski su punizione che pesca Ostigard abile a schiacciare in rete di testa. Due minuti dopo, primo giallo del match sventolato a Simeone per un’entrata in ritardo. Il Napoli macina calcio specialmente sugli esterni ma, al 25′, Meret deve intervenire in tuffo per evitare il pari di Krstovic. Al 31′ i salentini sprecano una palla d’oro con Pongracic che, da due passi, calcia sopra la traversa. Superata la mezz’ora arrivano altri due gialli: uno a Kvaratskhelia per fallo tattico e uno a Gallo. Al 40′ vicinissimo al raddoppio il Napoli: triangolo Simeone-Zielinski con il cholito che va vicino al secondo palo. Passano tre minuti ed una deviazione provvidenziale nega il goal a Zielinski. La prima frazione si chiude con la punizione di Kvaratskhelia che va alta sulla traversa.
Secondo tempo: subito cambio alla ripresa. Fuori l’ammonito Simeone e dentro Osimhen. Bastano meno di dieci minuti e l’attaccante nigeriano firma il cartellino di testa su assist di Kvaratskhelia. Passano tre minuti e il georgiano sbaglia il passaggio decisivo in un altro contropiede che avrebbe messo Lindstrom davanti a Falcone. Il Lecce prova a riaprire la gara. Al 55′ tiro a giro di Strefezza che Meret para. Passano due minuti e l’attaccante trova il goal di testa da pochi passi. La rete, però, viene annullata per fallo di mano iniziale di Krstovic. All’ora di gioco girandola di cambi. Nel Napoli dentro Poliitano e Raspadori per Lindstrom e Kvaratskhelia. Nel Lecce sono tre le sostituzioni: fuori Blin, Rafia e Gallo per Oudin, Gonzalez e Dorgu. E’ ancora il Napoli a rendersi pericoloso al 67′ con Raspadori e Falcone para in due tempi. Entra anche Piccoli per i salentini e si rende subito pericoloso al 72′ di testa ma pallone sull’esterno. Pian piano i ritmi si abbassano con i padroni di casa che non riescono ad imbastire un assalto finale. Ammonito Gonzalez e, all’89’, cala il tris il Napoli: Raspadori serve il neo entrato Gaetano che, dal limite, fulmina Falcone. Vengono concessi cinque minuti di recupero e il Napoli cala il poker su rigore. Gaetano se lo guadagna e Politano lo trasforma.