La sosta per le nazionali consentirà a Igor Tudor di iniziare con calma il suo lavoro alla guida della Lazio. In seguito alle dimissioni di Sarri, il club ha infatti deciso di puntare sul croato, formalizzandone l’ingaggio all’inizio della settimana. Al nuovo allenatore spetterà il compito di risollevare i biancocelesti dal 9° posto che attualmente occupano, cercando di riservagli quantomeno un piazzamento europeo. L’altro obiettivo riguarda la Coppa Italia, dato che nelle prossime settimane la Lazio dovrà sostenere le semifinali d’andata e ritorno contro la Juventus.
Le prime dichiarazioni di Tudor
Questa mattina Igor Tudor ha rilasciato la sua prima intervista da allenatore della Lazio ai canali ufficiali del club. “La Lazio è un club prestigioso con giocatori forti e un tifo speciale“, ha chiarito subito il tecnico. L’ex Marsiglia si è poi soffermato sulle ambizioni del club chiarendo che: “Ci sono tutti i presupposti per fare bene, bisognerà lavorare con intelligenza. Vorrei portare la squadra a compiere con sacrificio entrambe le fasi. Il calcio moderno chiede di attaccare in tanti, fare gol e non essere noiosi e io andrò in quella direzione. Alcune cose mi riusciranno meglio e altre peggio ma non sono uno che si accontenta, c’è sempre da migliorare”.
Come potrebbe cambiare la squadra
Nella sua carriera Tudor si è spesso affidato a moduli che prevedevano una difesa a 3, innovazione che potrebbe portare anche in biancoceleste. Questo cambio di schieramento potrebbe portare in rialzo le quotazioni di Casale, che dopo una stagione complessa ritroverà l’allenatore che lo ha fatto crescere nella sua prima annata in Serie A con la maglia del Verona. In mezzo al campo resta da capire quale potrà essere l’impiego di Luis Alberto, se da interno di centrocampo al fianco di Guendouzi o da trequartista. Un’opportunità di rilancio riguarderà anche Kamada, che dopo una prima metà di stagione da comparsa potrebbe finalmente trovarsi in uno schieramento più conforme al suo stile di gioco.