Non poteva mancare il botto nel calciomercato estivo della Juventus che ha visto i bianconeri puntare ad un sostanziale rinnovamento della rosa, complice anche il cambio in panchina con Andrea Pirlo chiamato a sostituire il deludente Maurizio Sarri. La ciliegina sulla torta è arrivata in extremis con l’acquisto dalla Fiorentina del talento Federico Chiesa. L’attaccante è arrivato a Torino con un prestito biennale oneroso da 10 milioni di euro, ma l’accordo prevede anche il diritto di riscatto per ulteriori 40 più 10 di bonus.
Così si è conclusa una sessione di mercato anomala nei tempi e tutt’altro che agevole. Dopo l’arrivo di Arthur dal Barcellona, contemporaneo all’addio di Pjanic, la Juventus ha dato il benvenuto allo statunitense McKennie rilevato dallo Schalke 04. Poi l’attenzione dei dirigenti è stata tutta spostata al reparto avanzato con il tentativo di arrivare a Dzeko, il sogno Suarez svanito tra le polemiche e l’idea Milik a restare sullo sfondo. Un intrigo che alla fine è stato risolto con la scelta di affidarsi all’usato sicuro. E così alla corte di Pirlo è arrivato Morata, già bianconero tra il 2014 e il 2016. La punta spagnola è arrivata in prestito dall’Atletico Madrid, ma guai a parlare di ripiego. Da non sottovalutare l’acquisto del promettente Kulusevski dall’Atalanta, operazione già ufficializzata a gennaio per 35 milioni.
Per quanto riguarda il capitolo cessioni, l’affare più importante è stato quello che ha portato agli addii di Matuidi e Higuain, andati all’Inter Miami. A poche ore dal termine del mercato hanno salutato anche Rugani, De Sciglio e Douglas Costa. Tutti ceduti in prestito secco.