Il conto alla rovescia verso la seconda stella è già cominciato.
Lo scudetto numero 20, per l’Inter, è lì, ad un passo. Bisogna solo inserire la data e far scattare i festeggiamenti che potrebbero partire anche a fine aprile, quando, dopo la gara con il Torino, in programma il 28 aprile, mancheranno quattro partite.
Il cammino trionfale in Serie A
Il pari di domenica sera con il Napoli ha interrotto una serie impressionante di vittorie, ben 10 partite. Dal successo ottenuto in extremis contro il Verona dello scorso 6 gennaio (la prima gara del 2024) sino alla vittoria di Bologna del 9 marzo. Tre mesi di successi che hanno, di fatto, reso l’Inter irraggiungibile.
Nel periodo delle 10 vittorie di fila, la squadra allenata da Simone Inzaghi ha realizzato 28 reti, con la media di quasi tre gol a partita, subendone appena 5.
Facendo un raffronto con il Napoli delle meraviglie della passata stagione, dopo 29 partite, l’Inter ha totalizzato due punti in più (76) rispetto alla formazione partenopea allenata da Luciano Spalletti (74). Inter migliore anche nei gol realizzati (71 contro 66) e nelle reti al passivo (14 contro 21).
La delusione Champions
Se c’è una macchia in una stagione quasi perfetta, riguarda, e non poteva essere altrimenti, l’eliminazione in Champions League. La sconfitta, ai rigori, contro l’Atletico Madrid di Diego Simeone è stata molto amara, anche perché i nerazzurri avevano trovato il vantaggio con Di Marco. Poi, la rimonta dei Colchoneros con Griezmann e Depay e, infine, la lotteria dei rigori, con gli errori dal dischetto di Sanchez, Klaassen e Lautaro Martinez.
Una eliminazione che, tuttavia, non può mettere in ombra una costante crescita sia tecnica e sia tattica di una squadra che ha davanti tanti altri traguardi da perseguire.