Serie A, inchiesta plusvalenza: i casi più importanti

osimhen

Il campionato volge al termine con una bellissima corsa alla vittoria dello scudetto. Nel frattempo, però, prosegue anche il lavoro della Procura Federale sullo spinoso casa delle plusvalenze fittizie. Un nuovo scandalo per una pratica che era diventata quasi “comune” per poter aggiustare i bilanci delle società sempre più in rosso. Tantissimi i casi finiti sotto la lente di ingrandimento e tra questi ce ne sono una decina che coinvolgono operazioni importanti e di un certo peso. A partire dal nome più mediatico, cioè quello di Victor Osimhen.

L’attaccante nigeriano arrivò al Napoli per una cifra pari a 71 milioni di euro ma il reale valore era pari a 52 milioni. Legato a questa operazione il destino anche di altri calciatori estremamente iper valutati. A partire da Karnezis: l’estremo difensore fu quotato oltre 5 milioni di euro con un valore reale di appena 500 mila euro. Insieme al portiere, furono girati al Lille anche tre giovani. Palmieri, Liguori e Manzi per una cifra di oltre dieci milioni. Ma non c’è solo il Napoli tra i top club coinvolti. Anche la Juventus è finita nell’inchiesta per alcune operazioni sospette. Una delle più note riguarda il portiere Audero passato alla Sampdoria per 20 milioni e producendo una plusvalenza, ritenuta fittizia, di 7 milioni. Stessa situazione che riguarda Rovella che fu pagato 18 milioni ma con un valore di 6.

Ci sono anche altre trattative di giovani promesse che sono finite sotto investigazione. E’ il caso di Matheus Pereira sull’asse Barcellona-Juventus: valutato 8 milioni ma con un valore reale di 2. Uno degli under ormai in rampa di lancio è Manolo Portanova: oggi titolare fisso del Genoa, passo al Grifone per 10 milioni di euro nonostante il suo valore fosse di 2. E poi ci sono altri due giovani profili di cui si parla un gran bene. Stiamo parlando di Tongya e Felix Correira: entrambi con un valore, secondo la procura, di 2 milioni e valutati al contrario oltre 10.