Serie A: i promossi e i bocciati della 3ª giornata

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La 3ª giornata di Serie A è andata in archivio e con essa anche migliori e peggiori prestazioni di squadre e singoli. In attesa di riaccogliere il campionato nelle prossime settimane, una volta superata la sosta nazionali, proponiamo un’analisi del turno campionato appena conclusosi.

Promossi

Sassuolo. La formazione di Dionisi ha conquistato i primi punti della sua stagione battendo per 3-1 il Verona. Un successo rilevante non solo ai fini della classifica, ma dall’importante peso specifico anche per il ritrovamento di Domenico Berardi. Dopo un’estate tribolata, l’attaccante della nazionale si è infatti ritrovata ancora una volta in campo con la maglia degli emiliani, omaggiata nel migliore dei modi con una splendida doppietta.

Inter. I nerazzurri si sono confermati a punteggio pieno, passando sopra una delle migliori formazioni di questo campionato. La sfida di San Siro tra Inter e Fiorentina è stata infatti a senso unico, ribadendo l’ottimo stato di salute dei meneghini. I tifosi non saranno rimasti sorpresi dalla doppietta di Lautaro Martinez, arrivato a quota 5 gol in sole 3 partite. Avranno gioito invece nel vedere la prima marcatura in Serie A di Marcus Thuram, apparso da subito perfettamente integrato con il resto del gruppo

Milan. In cima alla classifica insieme ai ragazzi di Simone Inzaghi ci sono anche i rivali rossoneri, che venerdì hanno ottenuto la 3ª vittoria in 3 partite battendo anche la Roma allo stadio Olimpico. Una prova di carattere della squadra che, nonostante l’uomo in meno, ha mantenuto il controllo della gara centrando una meritata vittoria. Quella di sabato è stata la partita di Rafael Leao, imprendibile sulla fascia e decisivo sotto porta.

Bocciati

Monza. Sabato sera i brianzoli hanno offerto una delle peggiori performance sotto la guida di Raffaele Palladino. La squadra ha infatti subito con rassegnazione il gioco dell’Atalanta, perdendo per 3-0 nonostante alcune buone azioni mosse nella metà campo nerazzurra. Tra i peggiori in campo figura sicuramente Armando Izzo, spesso incerto nelle letture difensive e poco attento in fase di marcatura.

Roma. I giallorossi hanno raggiunto questa prima sosta per le nazionali in zona retrocessione, un risultato fin troppo povero per una squadra del loro livello. Il gioco espresso dai ragazzi di Mourinho non ha portato a prestazioni eccessivamente negative, se solo queste non fossero state macchiate dalle troppe incertezze messe in mostra dai singoli. Una parte delle responsabilità della sconfitta di sabato sono da ricondurre alla partita giocata da Celik, poco coinvolto nel gioco e a dir poco passivo nella marcatura di Leao nel gol dello 0-2.

Fiorentina. La Viola, arrivata probabilmente stanca dal doppio turno infrasettimanale di Conference League, ha disputato una gara molto negativa. La formazione di Italiano è rimasta in balia dell’Inter per tutta la gara, producendo molto poco in zona offensiva. Tra i calciatori della Fiorentina risulta a dir poco complesso trovare qualcuno che abbia offerto una prestazione sufficiente, il titolo di peggiore in campo si può però assegnare simbolicamente a Christensen, apparso particolarmente goffo in occasione del calcio di rigore causato in seguito a una mancata parata in presa.