Con la vittoria di misura del Bologna ai danni del Verona si è conclusa la terza giornata di Serie A. Tanti sono gli spunti interessanti che le partite di questo ultimo weekend hanno fornito. Pertanto, è giunto il momento di analizzare le squadre che hanno fatto bene e quelle che, invece, sono chiamate a riscattarsi dopo una o più prove sottotono.
PROMOSSI
Napoli: nove punti in tre partite sono il massimo risultato che Luciano Spalletti poteva desiderare. Il meritato successo sulla Juventus ha dato seguito alle due precedenti buone prove e ora la piazza comincia a sognare in grande.
Fiorentina: la mano di Italiano è già evidente. Stile di gioco propositivo e desiderio di attaccare l’avversario, qualunque esso sia. I dettami dell’ex tecnico dello Spezia sembrano già essere stati assimilati dai viola, che sperano di levarsi grosse soddisfazioni.
Roma: Mourinho e la forza delle idee. Un binomio perfetto che si sta riproponendo in riva al Tevere e che sta esaltando il popolo giallorosso. Dall’arrivo del portoghese la Lupa ha sempre vinto e si augura di allungare questa striscia.
Milan: intesa, spirito di squadra e meccanismi consolidati sono gli ingredienti principali del Diavolo targato Pioli, che centra la terza vittoria su tre, a pochi giorni dall’attesissimo ritorno in Champions League.
Venezia: primi tre punti in massima serie per Zanetti, che si gode Henry e Okereke, due dei tanti innesti arrivati in laguna durante il mercato estivo. La corsa salvezza è in salita, ma la prima mattonella è stata posta.
BOCCIATI
Juventus: ritorno shock di Allegri sulla panchina bianconera. Un punto appena in tre partite per l’allenatore toscano e un’identità ancora da trovare. Siamo sicuri che la partenza di Ronaldo sia stata un bene per il collettivo?
Lazio: la compagine di Sarri non è stata in grado di ripetere le due ottime prove precedenti, crollando a San Siro contro una squadra più coesa, come è normale che sia.
Atalanta: a differenza degli anni più recenti, la Dea non appare brillante come ci ha abituato. La manovra risulta essere meno fluida e si registrano maggiori difficoltà nella costruzione di occasioni. L’assenza di Muriel si sta rivelando importante.
Cagliari: l’ottimo lavoro svolto da Semplici, subentrato in corsa, non sta venendo ripetuto in questo avvio di annata. Il solo punto conquistato nelle prime tre uscite rappresenta un bottino molto magro. La panchina dell’ex Spal scricchiola non poco.
Verona: la terza sconfitta consecutiva in sole tre partite è costata la panchina a Di Francesco, che ha accumulato quattro esoneri nelle ultime quattro stagioni. L’addio di Juric ha lasciato strascichi pesanti e falle ancora da riempire.