Dovevano riprendere nella giornata di oggi gli allenamenti collettivi di tutte le squadre di Serie A (e presumibilmente anche di quelle dei B), ma un ritardo sulla definizione e sulla successiva presentazione del protocollo per la ripresa ha rinviato la data. Ieri Lega e Figc (assieme alla commissione medica) hanno predisposto il documento, poi inviato a Spadafora, che in serata ha confermato la corretta ricezione. Ora il lavoro dei due massimi organi calcistici nazionali passerà al vaglio del Ministero dello Sport, che entro qualche giorno accetterà o meno le condizioni proposte.
Il protocollo stilato prevede essenzialmente tre punti principali:
- Più tamponi: i test molecolari verranno sottoposti al gruppo squadra a 72-96 ore dalla ripresa degli allenamenti collettivi e anche al momento stesso dell’inizio delle sedute. In seguito verrà effettuato ogni 4 giorni. Invece, i test sierologici saranno sottoposti alla ripartenza degli allenamenti e ripetuti ogni 14 giorni. Infine i calciatori e lo staff verranno divisi in due gruppi, e non in tre come si era inizialmente pensato, con l’obiettivo di “creare un GRUPPO medicalmente coerente con le indicazioni già fornite dal CTS in merito alle misure per il contenimento epidemico”.
- Nessun raduno blindato: il concetto di “gruppo squadra” persiste, ma senza ricorrere alla permanenza all’interno del centro sportivo. Dunque i componenti della rosa, terminato l’allenamento giornaliero, dovranno tornare presso il proprio domicilio con la propria vettura e dovranno essere dotati dei dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti).
- Gestione di nuove positività: qualora si dovessero verificare nuovi casi di contagio durante il periodo delle sedute, il soggetto che ha contratto il virus dovrà subito essere messo in isolamento, mentre il resto del gruppo “verrà sottoposto ad isolamento fiduciario presso una struttura concordata; saranno sottoposti ad attenta valutazione clinica sotto il controllo continuo del Medico Sociale, saranno sottoposti ad esecuzione di tampone (anche rapido) ogni 48 ore per 2 settimane, oltre ad esami sierologici da effettuarsi la prima volta all’accertata positività e da ripetersi dopo dieci giorni, o secondo periodicità o ulteriore indicazioni del CTS. Nessun componente del suddetto Gruppo squadra potrà avere contatti esterni, pur consentendo al gruppo isolato di proseguire gli allenamenti”, recita il protocollo.